L’articolo si sofferma sul ruolo determinate di Ugo Pellis nella progettazione e nella realizzazione dell’Atlante Linguistico Italiano. Infatti lo studioso friulano non soltanto si occupò di svolgere 727 delle circa 1000 inchieste previste, ma si occupò anche della revisione del questionario redatto da Matteo Bartoli con numerosi ampliamenti e con interventi rilevanti nella formulazione e nella concatenazione logica delle domande. Fondamentale fu poi la messa a punto del metodi di conduzione dell’inchiesta dialettale, con il ricorso a domande indirette supportate da un’ampia gamma di illustrazioni appositamente predisposte. Preponderante fu anche l’intervento di Ugo Pellis nella definizione dei punti di inchiesta, sia per ciò che concerne il loro numero, ampliato di circa un quarto, sia in merito alla loro selezione, condotta sulla base delle specificità linguistiche riscontrate grazie a rilievi preliminari. La serietà e lo scrupolo mostrate dal raccoglitore nel corso delle indagini dialettali si riflette anche nella minuziosa e accurata trascrizione impressionistica, la cui validità scientifica è stata confermata non solo da studiosi che parteciparono ai rilievi, come Sever Pop, ma anche da studi successivi condotti in alcuni luoghi investigati da Pellis. Infine va ricordata la sua spiccata predisposizione a cogliere i tratti principali della cultura materiale del tempo, fissati, oltre che in schizzi e disegni, in più di 7000 fotografie che rendono l’Atlante Linguistico Italiano, a dispetto del titolo, un atlante anche largamente etnografico.
Il contributo di Ugo Pellis all'Atlante Linguistico Italiano
MASSOBRIO, Lorenzo
2009-01-01
Abstract
L’articolo si sofferma sul ruolo determinate di Ugo Pellis nella progettazione e nella realizzazione dell’Atlante Linguistico Italiano. Infatti lo studioso friulano non soltanto si occupò di svolgere 727 delle circa 1000 inchieste previste, ma si occupò anche della revisione del questionario redatto da Matteo Bartoli con numerosi ampliamenti e con interventi rilevanti nella formulazione e nella concatenazione logica delle domande. Fondamentale fu poi la messa a punto del metodi di conduzione dell’inchiesta dialettale, con il ricorso a domande indirette supportate da un’ampia gamma di illustrazioni appositamente predisposte. Preponderante fu anche l’intervento di Ugo Pellis nella definizione dei punti di inchiesta, sia per ciò che concerne il loro numero, ampliato di circa un quarto, sia in merito alla loro selezione, condotta sulla base delle specificità linguistiche riscontrate grazie a rilievi preliminari. La serietà e lo scrupolo mostrate dal raccoglitore nel corso delle indagini dialettali si riflette anche nella minuziosa e accurata trascrizione impressionistica, la cui validità scientifica è stata confermata non solo da studiosi che parteciparono ai rilievi, come Sever Pop, ma anche da studi successivi condotti in alcuni luoghi investigati da Pellis. Infine va ricordata la sua spiccata predisposizione a cogliere i tratti principali della cultura materiale del tempo, fissati, oltre che in schizzi e disegni, in più di 7000 fotografie che rendono l’Atlante Linguistico Italiano, a dispetto del titolo, un atlante anche largamente etnografico.File | Dimensione | Formato | |
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