Lo studio ha per oggetto due evidenze insediative della seconda metà del V sec. appartenenti alla chora di Efestia, portate alla luce da archeologi italiani negli anni Trenta del secolo scorso e rimaste finora inedite: un peribolo funerario situato in località Paracheiri (Kaminia) ed una fattoria con un peribolo analogo annesso in località Katrakyles (Rossopouli). L’analisi dettagliata dei contesti archeologici, così come ricostruibili sulla base delle relazioni degli scavatori e con l’ausilio di fotografie e disegni dell’epoca, ha consentito di rilevare come i due monumenti funerari siano in tutto analoghi a quelli restituiti dalle necropoli urbane (Ceramico) e rurali (Ramnunte) dell’Attica di età classica. Una riconsiderazione complessiva di altri materiali già noti, per lo più frutto di rinvenimenti occasionali, ha poi evidenziato come i due siti non siano che gli elementi di maggior spicco di un quadro insediativo piuttosto omogeneo, caratterizzato da un popolamento sparso per fattorie isolate nel territorio, anch’esso significativamente corrispondente a quanto la ricerca recente sta rivelando per l’Attica coeva. Il riesame e la correlazione di una serie di testimonianze epigrafiche ha infine permesso di proporre una ricostruzione del panorama agrario, centrata sulle risorse e sui modi di sfruttamento della terra. Riteniamo che il quadro globalmente emerso sia coerente con una visione tradizionale di cleruchia e che Lemno vada pertanto considerata parte integrante dell’Attica, sia politicamente che economicamente, almeno a partire dalla metà del V sec. a. C. Una rilettura delle fonti letterarie crediamo possa rafforzare ulteriormente l’ipotesi.
Fattorie e periboli funerari nella chora di Efestia (Lemno): l’occupazione del territorio in una cleruchia ateniese tra V e IV sec. a. C.
MARCHIANDI, DANIELA FRANCESCA
2003-01-01
Abstract
Lo studio ha per oggetto due evidenze insediative della seconda metà del V sec. appartenenti alla chora di Efestia, portate alla luce da archeologi italiani negli anni Trenta del secolo scorso e rimaste finora inedite: un peribolo funerario situato in località Paracheiri (Kaminia) ed una fattoria con un peribolo analogo annesso in località Katrakyles (Rossopouli). L’analisi dettagliata dei contesti archeologici, così come ricostruibili sulla base delle relazioni degli scavatori e con l’ausilio di fotografie e disegni dell’epoca, ha consentito di rilevare come i due monumenti funerari siano in tutto analoghi a quelli restituiti dalle necropoli urbane (Ceramico) e rurali (Ramnunte) dell’Attica di età classica. Una riconsiderazione complessiva di altri materiali già noti, per lo più frutto di rinvenimenti occasionali, ha poi evidenziato come i due siti non siano che gli elementi di maggior spicco di un quadro insediativo piuttosto omogeneo, caratterizzato da un popolamento sparso per fattorie isolate nel territorio, anch’esso significativamente corrispondente a quanto la ricerca recente sta rivelando per l’Attica coeva. Il riesame e la correlazione di una serie di testimonianze epigrafiche ha infine permesso di proporre una ricostruzione del panorama agrario, centrata sulle risorse e sui modi di sfruttamento della terra. Riteniamo che il quadro globalmente emerso sia coerente con una visione tradizionale di cleruchia e che Lemno vada pertanto considerata parte integrante dell’Attica, sia politicamente che economicamente, almeno a partire dalla metà del V sec. a. C. Una rilettura delle fonti letterarie crediamo possa rafforzare ulteriormente l’ipotesi.File | Dimensione | Formato | |
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