Spagnoli di tre mondi presenta un’ampia galleria di ritratti lirici composti da Juan Ramón Jiménez tra il 1914 e il 1940, sessantuno “caricature” tracciate con afflato poetico e vigore polemico particolarmente vivace ma ancorate a un contesto storico e artistico riconoscibile. Attraverso le pagine di un’ardita e originalissima prosa lirica Juan Ramón evoca figure di spicco che abitano l’aldilà, l’altro mondo, da Rosalía de Castro a Gustavo Adolfo Bécquer a José Martí; immagini di intellettuali e artisti del vecchio e del nuovo mondo, quali Neruda e Lorca, Aleixandre e Guillén, tra i poeti; Manuel de Falla e Enrique Granados, tra i musicisti; Rosales o Palencia, tra i pittori, senza escludere scienziati e filosofi del suo tempo. Testo di grande valore documentario per la comprensione dell’ambiente artistico e culturale spagnolo e ispanoamericano della prima metà del Novecento Spagnoli di tre mondi viene qui proposto integralmente per la prima volta in traduzione italiana seguendo l’edizione Losada (Buenos Aires) del 1958.
"Spagnoli di tre mondi"
MININNI, Maria Isabella
2004-01-01
Abstract
Spagnoli di tre mondi presenta un’ampia galleria di ritratti lirici composti da Juan Ramón Jiménez tra il 1914 e il 1940, sessantuno “caricature” tracciate con afflato poetico e vigore polemico particolarmente vivace ma ancorate a un contesto storico e artistico riconoscibile. Attraverso le pagine di un’ardita e originalissima prosa lirica Juan Ramón evoca figure di spicco che abitano l’aldilà, l’altro mondo, da Rosalía de Castro a Gustavo Adolfo Bécquer a José Martí; immagini di intellettuali e artisti del vecchio e del nuovo mondo, quali Neruda e Lorca, Aleixandre e Guillén, tra i poeti; Manuel de Falla e Enrique Granados, tra i musicisti; Rosales o Palencia, tra i pittori, senza escludere scienziati e filosofi del suo tempo. Testo di grande valore documentario per la comprensione dell’ambiente artistico e culturale spagnolo e ispanoamericano della prima metà del Novecento Spagnoli di tre mondi viene qui proposto integralmente per la prima volta in traduzione italiana seguendo l’edizione Losada (Buenos Aires) del 1958.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.