De pretiis rerum venalium

Lo scritto prende atto della difficoltà di attribuire un valore attuale ai dati monetari di epoche passate; in particolare si fa riferimento ai prezzi di inizio settecento. Viene messa a punto una procedura estimativa generale che consenta di definire l’attuale più probabile valore di mercato di un bene avente un prezzo noto ad inizio settecento. Si illustrano i motivi per cui i metodi basati sul contenuto di metalli preziosi delle monete d’epoca e sul prezzo del grano non siano sempre affidabili. Si propone viceversa un sistema basato sull’andamento dei prezzi e dei redditi che utilizza gli indicatori ISTAT a partire dal 1861, raccordandoli con un indicatore elaborato da Salvatore Pugliese nel 1908, che raffronta prezzi e redditi tra il 1701-1705 ed il 1901-1905. Si precisa qual è la categoria sociale di riferimento e si effettua un controllo dei risultati, verificandoli con quelli ottenibili con un metodo speditivo alternativo. In una tabella sono acclusi alcuni esempi di prezzi.