La letteratura medica segnala un aumento della frequenza delle basidiomicosi, infezioni fungine provocate da basidiomiceti, in modo particolare dopo l’avvento dell’AIDS. Le basidiospore di questi funghi, disseminate nell’atmosfera e trasportate dal vento o da correnti aeree, possono raggiungere, attraverso la via nasale, vari distretti anatomici provocando sinusiti, polmoniti, meningiti, micetomi, endocarditi e lesioni ulcerose del palato duro. Tra questi miceti lo Schizophyllum commune, saprofita ubiquitario e cosmopolita, sta emergendo recentemente come patogeno. In questo lavoro si segnala l’isolamento di S. commune dal broncoaspirato di un paziente maschio di 59 anni afferente ad una struttura ospedaliera torinese per patologia respiratoria. L’esame colturale su Sabouraud Dextrose Agar rivela, dopo tre settimane di incubazione a 25°C, crescita di una colonia avellanea con basidiocarpo flabellato a forma di conchiglia, incurvato e con imenoforo lamellato. Dall’analisi microscopica si osserva presenza di un micelio settato caratterizzato da “unione a fibbia” e presenza di basidiospore nelle lamelle. Escludendo la presenza di un’inquinamento ambientale per questo distretto usualmente sterile, l’isolamento di S.commune, assai raro in letteratura, sottolinea l’importanza di non sottovalutare quei microrganismi normalmente considerati saprofiti.
Isolamento del Basidiomicete Schizophyllum commune da un campione di broncoaspirato
TULLIO, Viviana Cristina;MANDRAS, Narcisa;ROANA, Janira;BANCHE, Giuliana;CUFFINI, Annamaria;CARLONE, Nicola
2003-01-01
Abstract
La letteratura medica segnala un aumento della frequenza delle basidiomicosi, infezioni fungine provocate da basidiomiceti, in modo particolare dopo l’avvento dell’AIDS. Le basidiospore di questi funghi, disseminate nell’atmosfera e trasportate dal vento o da correnti aeree, possono raggiungere, attraverso la via nasale, vari distretti anatomici provocando sinusiti, polmoniti, meningiti, micetomi, endocarditi e lesioni ulcerose del palato duro. Tra questi miceti lo Schizophyllum commune, saprofita ubiquitario e cosmopolita, sta emergendo recentemente come patogeno. In questo lavoro si segnala l’isolamento di S. commune dal broncoaspirato di un paziente maschio di 59 anni afferente ad una struttura ospedaliera torinese per patologia respiratoria. L’esame colturale su Sabouraud Dextrose Agar rivela, dopo tre settimane di incubazione a 25°C, crescita di una colonia avellanea con basidiocarpo flabellato a forma di conchiglia, incurvato e con imenoforo lamellato. Dall’analisi microscopica si osserva presenza di un micelio settato caratterizzato da “unione a fibbia” e presenza di basidiospore nelle lamelle. Escludendo la presenza di un’inquinamento ambientale per questo distretto usualmente sterile, l’isolamento di S.commune, assai raro in letteratura, sottolinea l’importanza di non sottovalutare quei microrganismi normalmente considerati saprofiti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.