Il volume affronta la questione della creatività come questione di definizione. Riconosciuta come fantasia, come stravaganza o come spontaneità, come libertà, anticonformismo o trasgressione, la creatività necessita di una definizione dei confini che ne orienti l'agire. Proprio a questa ricerca di definizione si è dedicata la ricerca pedagogica, destinando alla creatività un posto e un ruolo, di volta in volta diversi, all'interno dell'agire umano. Nell’esistenza quotidiana e ordinaria la creatività è riconosciuta sotto diverse vesti. Compare come fervida fantasia, come stravaganza o come spontaneità. A volte è atto di libertà che, per anticonformismo, si trasforma in trasgressione. Altre volte è gesto originale che dà prova di personalità. Altre ancora è espressione di genio e di estro. Spesso figura come semplice novità. Con questa imprecisione che ne confonde e compromette il valore di significato, la creatività è tanto ricercata come fonte di progresso, per la sua capacità di produrre “diversamente”, quanto emarginata quale segno di apparenza, per la sua capacità di mascherare. Questa imprecisione, che genera ambiguità e disorienta soprattutto quando l’azione creativa prende parte al processo educativo, è legata al fatto che l’idea di creatività è immagine il cui significato dipende dallo spazio nel quale opera nonché dal fine verso il quale muove. Proprio alla definizione dei confini di questa idea si è dedicata la teoria pedagogica, destinando alla creatività un posto e un ruolo, di volta in volta diversi, all’interno dell’agire dell’uomo
Confini della creatività
NOSARI, Sara
2010-01-01
Abstract
Il volume affronta la questione della creatività come questione di definizione. Riconosciuta come fantasia, come stravaganza o come spontaneità, come libertà, anticonformismo o trasgressione, la creatività necessita di una definizione dei confini che ne orienti l'agire. Proprio a questa ricerca di definizione si è dedicata la ricerca pedagogica, destinando alla creatività un posto e un ruolo, di volta in volta diversi, all'interno dell'agire umano. Nell’esistenza quotidiana e ordinaria la creatività è riconosciuta sotto diverse vesti. Compare come fervida fantasia, come stravaganza o come spontaneità. A volte è atto di libertà che, per anticonformismo, si trasforma in trasgressione. Altre volte è gesto originale che dà prova di personalità. Altre ancora è espressione di genio e di estro. Spesso figura come semplice novità. Con questa imprecisione che ne confonde e compromette il valore di significato, la creatività è tanto ricercata come fonte di progresso, per la sua capacità di produrre “diversamente”, quanto emarginata quale segno di apparenza, per la sua capacità di mascherare. Questa imprecisione, che genera ambiguità e disorienta soprattutto quando l’azione creativa prende parte al processo educativo, è legata al fatto che l’idea di creatività è immagine il cui significato dipende dallo spazio nel quale opera nonché dal fine verso il quale muove. Proprio alla definizione dei confini di questa idea si è dedicata la teoria pedagogica, destinando alla creatività un posto e un ruolo, di volta in volta diversi, all’interno dell’agire dell’uomoFile | Dimensione | Formato | |
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