Il saggio analizza la comunità eterodossa di Renata di Francia, duchessa di Ferrara, una delle grandi figure femminili del secolo XVI. Figlia di Luigi XII e moglie del duca Ercole II d’Este, protettrice e finanziatrice di eretici, ella condusse un gruppo di eterodossi dall’ambiente che li aveva forgiati, la corte di Francesco I di Valois e la cerchia degli evangelici protetti da Margherita d’Angoulême, verso un contesto progressivamente ostile, l’Italia del concilio di Trento, fino al ritorno in Francia alla vigilia delle guerre di religione. La parabola durò trent’anni, dando vita a un'originale soluzione dottrinale, in cui il calvinismo si sposava con il nicodemismo nella direzione di un credo tollerante e sincretistico. Tra gli interventi repressivi del duca d’Este, le aspirazioni della corte francese, le intermittenti attenzioni dell’Inquisizione centrale, Renata e i suoi catalizzarono le attenzioni e le speranze della Ginevra di Calvino, ma anche quelle degli eterodossi radicali italiani. Il saggio indaga le ragioni che determinarono la nascita, l'evoluzione e il declino di questa esperienza nel panorama dell'Europa riformata.
Renata di Francia da Ferrara a Montargis
BELLIGNI, Eleonora
2007-01-01
Abstract
Il saggio analizza la comunità eterodossa di Renata di Francia, duchessa di Ferrara, una delle grandi figure femminili del secolo XVI. Figlia di Luigi XII e moglie del duca Ercole II d’Este, protettrice e finanziatrice di eretici, ella condusse un gruppo di eterodossi dall’ambiente che li aveva forgiati, la corte di Francesco I di Valois e la cerchia degli evangelici protetti da Margherita d’Angoulême, verso un contesto progressivamente ostile, l’Italia del concilio di Trento, fino al ritorno in Francia alla vigilia delle guerre di religione. La parabola durò trent’anni, dando vita a un'originale soluzione dottrinale, in cui il calvinismo si sposava con il nicodemismo nella direzione di un credo tollerante e sincretistico. Tra gli interventi repressivi del duca d’Este, le aspirazioni della corte francese, le intermittenti attenzioni dell’Inquisizione centrale, Renata e i suoi catalizzarono le attenzioni e le speranze della Ginevra di Calvino, ma anche quelle degli eterodossi radicali italiani. Il saggio indaga le ragioni che determinarono la nascita, l'evoluzione e il declino di questa esperienza nel panorama dell'Europa riformata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.