Il saggio prende in esame l'opera del sudafricano John M. Coetzee considerando i pericoli della lettura e dell'interpretazione nel loro potere di trattare l’alterità. Vuoto ("blank") è lo spazio che si presta all'interpretazione, ma anche al fraintendimento o alla distruzione, come le tavolette nel deserto, il volto della ragazza in "Waiting for the Barbarians" (1980). L'analisi si sofferma principalmente su questo romanzo e su "Life and Times of Michael K" (1983), "Slow Man" (2005). In essi la scrittura si muove tra le “illuminazioni” che svelano i personaggi e il “pudore” che li trattiene o li rende elusivi e sfuggenti. Personaggio, autore e lettore vengono quindi chiamati in causa in un confronto continuo che mette in gioco il pericolo di abusare dell’altro e la necessità di prendere in considerazione possibili forme di attenzione. Per Coetzee, infine, il problema dell’altro si fa ancora più sensibile in quanto collocato sullo sfondo dei violenti conflitti e delle tensioni che segnano la storia del Sudafrica durante e anche dopo l’apartheid.
«The face I see is blank»: il personaggio di J. M. Coetzee e l’atto della lettura, tra ‘illuminazioni’ e ‘pudore’
LOMBARDI, Chiara
2007-01-01
Abstract
Il saggio prende in esame l'opera del sudafricano John M. Coetzee considerando i pericoli della lettura e dell'interpretazione nel loro potere di trattare l’alterità. Vuoto ("blank") è lo spazio che si presta all'interpretazione, ma anche al fraintendimento o alla distruzione, come le tavolette nel deserto, il volto della ragazza in "Waiting for the Barbarians" (1980). L'analisi si sofferma principalmente su questo romanzo e su "Life and Times of Michael K" (1983), "Slow Man" (2005). In essi la scrittura si muove tra le “illuminazioni” che svelano i personaggi e il “pudore” che li trattiene o li rende elusivi e sfuggenti. Personaggio, autore e lettore vengono quindi chiamati in causa in un confronto continuo che mette in gioco il pericolo di abusare dell’altro e la necessità di prendere in considerazione possibili forme di attenzione. Per Coetzee, infine, il problema dell’altro si fa ancora più sensibile in quanto collocato sullo sfondo dei violenti conflitti e delle tensioni che segnano la storia del Sudafrica durante e anche dopo l’apartheid.File | Dimensione | Formato | |
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