1. Premessa – 1.1. La scelta operata con l’art. 32 – 1.2. La ratio dell’istituto – 2. La «questione pre- giudiziale» enucleata dall’art. 32 – 3. La «prosecuzione» del procedimento nelle forme degli artt. 2 ss. e i problemi connessi – 3.1. Sulla portata precettiva della previsione – 3.2. Sulle ragioni che pos- sono fondare la modifica/revoca di cui all’art. 32 – 3.3. Sulla coincidenza fra il giudice della causa pregiudiziale e quello chiamato a pronunciare sulla modifica/revoca del provvedimento camerale – 3.4. Sui limiti cronologici del potere di modifica/revoca in capo al giudice della cognizione piena – 3.5. Sulla operatività dell’art. 32 nel caso di rigetto del ricorso – 3.6. Le «informazioni» assunte nel proce- dimento camerale e i limiti alla loro acquisizione nel giudizio ex artt. 2 ss. d.lgs. 5/2003 – 3.7. Le con- seguenze della mancata instaurazione della causa pregiudiziale – 3.8. «Prosecuzione» del procedi- mento e accertamenti incidentali ex lege – 3.9. Potere di modifica e revoca ex art. 32, 3° co., e giudi- zio di reclamo – 4. Sulla non applicazione dell’istituto ai procedimenti camerali unilaterali – 5. Con- servazione del decreto camerale in caso di estinzione – 6. La «questione pregiudiziale» nell’ipotesi prevista dal 4° co.
Prosecuzione del procedimento nelle forme del rito ordinario (Del procedimento in camera di consiglio - Del procedimento in confronto di più parti – art. 32 d.lgs. 5/2003)
TURRONI, DAVIDE
2008-01-01
Abstract
1. Premessa – 1.1. La scelta operata con l’art. 32 – 1.2. La ratio dell’istituto – 2. La «questione pre- giudiziale» enucleata dall’art. 32 – 3. La «prosecuzione» del procedimento nelle forme degli artt. 2 ss. e i problemi connessi – 3.1. Sulla portata precettiva della previsione – 3.2. Sulle ragioni che pos- sono fondare la modifica/revoca di cui all’art. 32 – 3.3. Sulla coincidenza fra il giudice della causa pregiudiziale e quello chiamato a pronunciare sulla modifica/revoca del provvedimento camerale – 3.4. Sui limiti cronologici del potere di modifica/revoca in capo al giudice della cognizione piena – 3.5. Sulla operatività dell’art. 32 nel caso di rigetto del ricorso – 3.6. Le «informazioni» assunte nel proce- dimento camerale e i limiti alla loro acquisizione nel giudizio ex artt. 2 ss. d.lgs. 5/2003 – 3.7. Le con- seguenze della mancata instaurazione della causa pregiudiziale – 3.8. «Prosecuzione» del procedi- mento e accertamenti incidentali ex lege – 3.9. Potere di modifica e revoca ex art. 32, 3° co., e giudi- zio di reclamo – 4. Sulla non applicazione dell’istituto ai procedimenti camerali unilaterali – 5. Con- servazione del decreto camerale in caso di estinzione – 6. La «questione pregiudiziale» nell’ipotesi prevista dal 4° co.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.