Fondamentale nella riabilitazione protesica del cavo orale mediante impianti dentari è il raggiungimento di un elevato grado di precisione, al fine di evitare allentamento delle viti di connessione, fratture delle componenti protesiche e fallimenti implantari. Quest’ultima evenienza causa al paziente un danno biologico e funzionale conseguente alla perdita del tessuto osseo adiacente all’impianto stesso; un danno in termini di tempo ed economico per il conseguente rifacimento della riabilitazione. Attualmente le protesi dentarie su impianti vengono progettate al computer CAD (Computer Aid Design) e realizzate con grande precisione CAM (Computer Aid Manufacturing). Tuttavia, la posizione delle componenti implantari nella bocca del paziente viene trasferita, attraverso un’impronta, su un modello da laboratorio denominato “modello maestro di lavoro”; quest’ultimo realizzato dall’odontotecnico mediante lo sviluppo dell’impronta precedentemente presa, sarà su di esso che verrà costruita l’implantoprotesi. L’impronta e la realizzazione del modello maestro di lavoro sono fasi artigianali e lasciano la possibilità di incorporare errori, dell’ordine di qualche centinaia di micron, non ponderabili dalla tecnologia esistente in termini di tipo di errore e % di precisione ottenuta. E’ chiaro che la fedeltà del modello maestro di lavoro, sul quale verrà realizzata la fase CAD e successivamente la fase CAM, in termini di esatta corrispondenza tra posizione degli impianti nel cavo orale e posizione degli impianti sul modello stesso, risulta fondamentale per ottenere una riabilitazione orale implantoprotesica di elevata precisione. Inventato un dispositivo di verifica in grado di rilevare errori micrometrici su simulatori appositamente creati in vitro e verificato in vivo su paziente in modo del tutto atraumatico, non invasivo ed indolore.Rilevando errori nel 55% dei casi esaminati e corretti, mediante tale dispositivo, immediatamente.

DIMA E METODO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA PROTESI MAXILLO-FACCIALE O DENTARIA

SCHIERANO, Gianmario;
2011-01-01

Abstract

Fondamentale nella riabilitazione protesica del cavo orale mediante impianti dentari è il raggiungimento di un elevato grado di precisione, al fine di evitare allentamento delle viti di connessione, fratture delle componenti protesiche e fallimenti implantari. Quest’ultima evenienza causa al paziente un danno biologico e funzionale conseguente alla perdita del tessuto osseo adiacente all’impianto stesso; un danno in termini di tempo ed economico per il conseguente rifacimento della riabilitazione. Attualmente le protesi dentarie su impianti vengono progettate al computer CAD (Computer Aid Design) e realizzate con grande precisione CAM (Computer Aid Manufacturing). Tuttavia, la posizione delle componenti implantari nella bocca del paziente viene trasferita, attraverso un’impronta, su un modello da laboratorio denominato “modello maestro di lavoro”; quest’ultimo realizzato dall’odontotecnico mediante lo sviluppo dell’impronta precedentemente presa, sarà su di esso che verrà costruita l’implantoprotesi. L’impronta e la realizzazione del modello maestro di lavoro sono fasi artigianali e lasciano la possibilità di incorporare errori, dell’ordine di qualche centinaia di micron, non ponderabili dalla tecnologia esistente in termini di tipo di errore e % di precisione ottenuta. E’ chiaro che la fedeltà del modello maestro di lavoro, sul quale verrà realizzata la fase CAD e successivamente la fase CAM, in termini di esatta corrispondenza tra posizione degli impianti nel cavo orale e posizione degli impianti sul modello stesso, risulta fondamentale per ottenere una riabilitazione orale implantoprotesica di elevata precisione. Inventato un dispositivo di verifica in grado di rilevare errori micrometrici su simulatori appositamente creati in vitro e verificato in vivo su paziente in modo del tutto atraumatico, non invasivo ed indolore.Rilevando errori nel 55% dei casi esaminati e corretti, mediante tale dispositivo, immediatamente.
2011
TO20111213
Schierano G, Manzella C, Burello V. e Università degli Studi di Torino
Dima; Protesi dentaria; protesi maxillo-facciale
Schierano G; Manzella C; Burello V.
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