Il legislatore del 2003 ha colto l'occasione di apportare alcune correzioni di piccolo rilievo alla disciplina del diritto di opzione, in particolare per quanto attiene ai termini di esercizio e all'ipotesi di esclusione riservata ai dipendenti. La novità più significativa concerne, tuttavia, la nuova ipotesi di esclusione del diritto di opzione riservata alle società quotate che, sulla scorta del modello tedesco dal quale è tratta, può essere definita "esclusione semplificata". L'autore conduce un'attenta disamina anche comparatistica, allo scopo di enucleare i punti deboli di una disciplina che, forse troppo frettolosamente, è stata importata in Italia senza considerare le peculiari esigenze (qui assenti) che ne avevano ispirato l'elaborazione nell'ordinamento tedesco. Nel quadro della riforma, il legislatore si è invece del tutto dimenticato di considerare l'impatto della possibilità di optare per modelli di amministrazione e controllo alternativi sul procedimento di esclusione dell'opzione. L'autore tenta dunque di razionalizzare la disciplina vigente proponendo alcune interpretazioni correttive finalizzate a rendere coerenti fra i diversi modelli i passaggi procedurali della decisione di esclusione.
Art. 2441, commento
Stefano A. Cerrato
2004-01-01
Abstract
Il legislatore del 2003 ha colto l'occasione di apportare alcune correzioni di piccolo rilievo alla disciplina del diritto di opzione, in particolare per quanto attiene ai termini di esercizio e all'ipotesi di esclusione riservata ai dipendenti. La novità più significativa concerne, tuttavia, la nuova ipotesi di esclusione del diritto di opzione riservata alle società quotate che, sulla scorta del modello tedesco dal quale è tratta, può essere definita "esclusione semplificata". L'autore conduce un'attenta disamina anche comparatistica, allo scopo di enucleare i punti deboli di una disciplina che, forse troppo frettolosamente, è stata importata in Italia senza considerare le peculiari esigenze (qui assenti) che ne avevano ispirato l'elaborazione nell'ordinamento tedesco. Nel quadro della riforma, il legislatore si è invece del tutto dimenticato di considerare l'impatto della possibilità di optare per modelli di amministrazione e controllo alternativi sul procedimento di esclusione dell'opzione. L'autore tenta dunque di razionalizzare la disciplina vigente proponendo alcune interpretazioni correttive finalizzate a rendere coerenti fra i diversi modelli i passaggi procedurali della decisione di esclusione.File | Dimensione | Formato | |
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036 CERRATO sub art 2441 AAVV Comm Cottino Bologna 2004 1500 ss.pdf
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