La nota affronta tre questioni che emergono dai precedenti ambrosiani qui pubblicati. Si tratta, innanzitutto, del problema della compromettibilità delle impugnative di delibere, in relazione al quale non è chiaro se operi il limite della "disponibilità" dei diritti o meno; il secondo tema è relativo alla estensione soggettiva della clausola arbitrale agli ex soci. Il giudice risolve il quesito richiamando il terzo comma dell’art. 34 del d.lgs. n. 5/2003, a mente del quale la clausola vincola anche coloro “la cui qualità di socio è oggetto della controversia”. E' infine esaminata la questione se la competenza cautelare degli arbitri sia esclusiva ovvero concorrente con quella del giudice ordinario. L’ordinanza del 4 ottobre 2005 qui in commento si schiera nel primo senso.
Tre problemi in materia di arbitrato endosocietario
Stefano A. Cerrato
2006-01-01
Abstract
La nota affronta tre questioni che emergono dai precedenti ambrosiani qui pubblicati. Si tratta, innanzitutto, del problema della compromettibilità delle impugnative di delibere, in relazione al quale non è chiaro se operi il limite della "disponibilità" dei diritti o meno; il secondo tema è relativo alla estensione soggettiva della clausola arbitrale agli ex soci. Il giudice risolve il quesito richiamando il terzo comma dell’art. 34 del d.lgs. n. 5/2003, a mente del quale la clausola vincola anche coloro “la cui qualità di socio è oggetto della controversia”. E' infine esaminata la questione se la competenza cautelare degli arbitri sia esclusiva ovvero concorrente con quella del giudice ordinario. L’ordinanza del 4 ottobre 2005 qui in commento si schiera nel primo senso.File | Dimensione | Formato | |
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053 CERRATO Tre problemi Giur comm 2006 1128 ss.pdf
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