I Foraminiferi bentonici presentano specie con differenti modalità di vita e colonizzano i più diversi substrati nei fondali marini. I taxa epifaunali si differenziano in forme vagili e sessili, a loro volta temporaneamente attaccate al substrato con sostanza organica o permanentemente cementate con mineralizzazioni. La morfologia del guscio risente spesso della forma del substrato, che può essere costituito da alghe o piante marine o da superfici dure, abiogeniche (roccia, frammenti minerali) o biogeniche (Coralli, Molluschi, Briozoi, ecc. e loro frammenti). Le forme incrostanti, cementate al substrato, hanno generalmente un guscio con morfologia semplice e per lo più sono state descritte in fondali a scarsa profondità, con abbondante detrito grossolano. Molte specie incrostanti sono state illustrate in studi riguardanti associazioni a foraminiferi, ma pochi lavori ne hanno analizzato in modo specifico la morfologia ed ecologia (Toscano & Raspini, 2005; Sanfilippo et al., 2011). Le tanatofacies descritte nelle biocostruzioni a Coralli bianchi profondi di Santa Maria di Leuca (Mar Ionio) documentano ricche e diversificate associazioni a foraminiferi incrostanti anche in ambiente batiale (-350/-1200 m) (Rosso et al., 2010). Gli esemplari sono abbondanti nella "Framework-building Coral" tanatofacies, dominata da colonie di Madrepora oculata, e nella "Coral Rubble" tanatofacies, sono comuni nella "Mollusc Mud" tanatofacies e nella tanatofacies "Firmgrounds and hardgrounds". I foraminiferi incrostanti utilizzano come substrato le superfici rigide offerte da parti morte o frammenti di brizoi, coralli e molluschi, ma anche gusci di foraminiferi di dimensioni maggiori. Nelle tanatofacies di Santa Maria di Leuca sono frequenti taxa con parete agglutinata, quali Ammolagena clavata, osservata in prevalenza su frammenti di molluschi o foraminiferi, e Placopsilina bradyi, Sagenina frondescens, Tolypammina vagans, diffuse su vari substrati. Il genere Cornuspiramia, a parete porcellanacea, costruisce strutture filamentose irregolari su frammenti di coralli. Taxa con parete ialina sono rappresentati da forme attaccate al substrato con materiale organico, quali Cibicides lobatulus, Planopulvinulina dispansa ed esemplari affini a Hyrokkin sarcophaga, parassita di coralli e altri invertebrati. La presenza di abbondanti foraminiferi incrostanti nei fondali epibatiali di Santa Maria di Leuca evidenzia che la diffusione di questi taxa è indipendente dalla profondità, ma fortemente condizionata dalla presenza di un substrato grossolano e favorita inoltre dalle abbondanti risorse trofiche delle biocostruzioni profonde. Bibliografia Rosso A., Vertino A., Di Geronimo I., Sanfilippo R., Sciuto F., Di Geronimo R., Violanti D., Corselli C., Taviani M., Mastrototaro F., Tursi A.. (2010). Hard and soft-bottom thanatofacies from the Santa Maria di Leuca deep-water coral province, Mediterranean. Deep-Sea Research Part II-Topical Studies In Oceanography, 57: 360-379. Sanfilippo R., Rosso A., Basso D., Violanti D., Di Geronimo I., Di Geronimo R., Benzoni F. & Robba E. (2011). Cobbles colonization pattern from a tsunami-affected coastal area (SW Thailand, Andaman Sea). Facies, 57: 1-13. Toscano F. & Raspini A. (2005). Epilithozoan fauna associated with ferromanganese crustgrounds on the continental slope segment between Capri and Li Galli Islands (Bay of Salerno, Northern Tyrrhenian Sea, Italy). Facies, 50:427–441.
Foraminiferi incrostanti delle tanatofacies a Coralli bianchi di Santa Maria di Leuca (Mar Ionio).
VIOLANTI, Donata;
2012-01-01
Abstract
I Foraminiferi bentonici presentano specie con differenti modalità di vita e colonizzano i più diversi substrati nei fondali marini. I taxa epifaunali si differenziano in forme vagili e sessili, a loro volta temporaneamente attaccate al substrato con sostanza organica o permanentemente cementate con mineralizzazioni. La morfologia del guscio risente spesso della forma del substrato, che può essere costituito da alghe o piante marine o da superfici dure, abiogeniche (roccia, frammenti minerali) o biogeniche (Coralli, Molluschi, Briozoi, ecc. e loro frammenti). Le forme incrostanti, cementate al substrato, hanno generalmente un guscio con morfologia semplice e per lo più sono state descritte in fondali a scarsa profondità, con abbondante detrito grossolano. Molte specie incrostanti sono state illustrate in studi riguardanti associazioni a foraminiferi, ma pochi lavori ne hanno analizzato in modo specifico la morfologia ed ecologia (Toscano & Raspini, 2005; Sanfilippo et al., 2011). Le tanatofacies descritte nelle biocostruzioni a Coralli bianchi profondi di Santa Maria di Leuca (Mar Ionio) documentano ricche e diversificate associazioni a foraminiferi incrostanti anche in ambiente batiale (-350/-1200 m) (Rosso et al., 2010). Gli esemplari sono abbondanti nella "Framework-building Coral" tanatofacies, dominata da colonie di Madrepora oculata, e nella "Coral Rubble" tanatofacies, sono comuni nella "Mollusc Mud" tanatofacies e nella tanatofacies "Firmgrounds and hardgrounds". I foraminiferi incrostanti utilizzano come substrato le superfici rigide offerte da parti morte o frammenti di brizoi, coralli e molluschi, ma anche gusci di foraminiferi di dimensioni maggiori. Nelle tanatofacies di Santa Maria di Leuca sono frequenti taxa con parete agglutinata, quali Ammolagena clavata, osservata in prevalenza su frammenti di molluschi o foraminiferi, e Placopsilina bradyi, Sagenina frondescens, Tolypammina vagans, diffuse su vari substrati. Il genere Cornuspiramia, a parete porcellanacea, costruisce strutture filamentose irregolari su frammenti di coralli. Taxa con parete ialina sono rappresentati da forme attaccate al substrato con materiale organico, quali Cibicides lobatulus, Planopulvinulina dispansa ed esemplari affini a Hyrokkin sarcophaga, parassita di coralli e altri invertebrati. La presenza di abbondanti foraminiferi incrostanti nei fondali epibatiali di Santa Maria di Leuca evidenzia che la diffusione di questi taxa è indipendente dalla profondità, ma fortemente condizionata dalla presenza di un substrato grossolano e favorita inoltre dalle abbondanti risorse trofiche delle biocostruzioni profonde. Bibliografia Rosso A., Vertino A., Di Geronimo I., Sanfilippo R., Sciuto F., Di Geronimo R., Violanti D., Corselli C., Taviani M., Mastrototaro F., Tursi A.. (2010). Hard and soft-bottom thanatofacies from the Santa Maria di Leuca deep-water coral province, Mediterranean. Deep-Sea Research Part II-Topical Studies In Oceanography, 57: 360-379. Sanfilippo R., Rosso A., Basso D., Violanti D., Di Geronimo I., Di Geronimo R., Benzoni F. & Robba E. (2011). Cobbles colonization pattern from a tsunami-affected coastal area (SW Thailand, Andaman Sea). Facies, 57: 1-13. Toscano F. & Raspini A. (2005). Epilithozoan fauna associated with ferromanganese crustgrounds on the continental slope segment between Capri and Li Galli Islands (Bay of Salerno, Northern Tyrrhenian Sea, Italy). Facies, 50:427–441.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.