La passione diffusa per il "backstage" e il "making of", che talvolta privilegia l'attenzione per i modi di confezionamento di un testo rispetto ai suoi stessi contenuti, conduce all'analisi di un singolare film fortemente meta-testuale, e attraverso questa a una riflessione sul rapporto tra effetti di verità, linguaggi, e autorappresentazione dei media.
Stanislavsky, il backstage, e la buona regola di non guardare in camera
FERRARO, Guido
2005-01-01
Abstract
La passione diffusa per il "backstage" e il "making of", che talvolta privilegia l'attenzione per i modi di confezionamento di un testo rispetto ai suoi stessi contenuti, conduce all'analisi di un singolare film fortemente meta-testuale, e attraverso questa a una riflessione sul rapporto tra effetti di verità, linguaggi, e autorappresentazione dei media.File in questo prodotto:
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