ABSTRACT 1: Il contributo illustra i limiti di ammissibilità degli accordi relativamente alla prova dei fatti nel processo. ABSTRACT 2: L’a. premette un capitolo relativo alla formazione della prova e alla ripartizione legale, illustrando le varie teorie sulla distinzione tra fatti costitutivi e impeditivi. Quindi sottolinea come nell’ordinamento siano riscontrabili numerose ipotesi di inversione o modificazione legale ovvero giurisprudenziale dell’onere della prova. Si introduce così il tema dei patti probatori, che viene trattato nei capitoli successivi. # L’a., dopo avere tracciato un profilo storico, distingue tra i patti sull’onere della prova, ammessi dal legislatore con le limitazioni di cui all’art. 2698 c.c., e gli ulteriori patti che hanno ad oggetto la prova, la cui validità viene tradizionalmente negata, ma che trovano implicito riconoscimento nell’art. 1469 bis c.c., dove il legislatore considera presuntivamente abusive e quindi inefficaci – oltre alle clausole in tema di inversione o modificazione dell'onere della prova – le clausole che sanciscano a carico del consumatore limitazioni all'allegazione di prove. # L’a. si domanda quindi se, nell’ottica di protezione dei contraenti deboli, anche nei contratti per adesione ex artt. 1341 e 1342 c.c. (che non necessariamente vedono dalla parte dell’aderente un mero consumatore, ma possono interessare un professionista o un imprenditore di forza contrattuale inferiore a quella di chi ha predisposto il testo del contratto) operi una qualche tutela verso i destinatari di patti probatori. Nell’elenco delle clausole vessatorie individuate dal secondo comma dell’art. 1341 c.c., per le quali occorre la specifica sottoscrizione a pena di loro inefficacia, manca infatti l’esplicita menzione dei patti di inversione o modificazione dell’onere della prova ovvero di quelli inerenti alla limitazione all’allegazione di prove. # Ritiene l’a., con il conforto della comparazione e nel quadro della moderna tendenza ad estendere le tutele verso la parte debole del contratto emersa in vari campi (ad es. anche in quello dei contratti di subfornitura nelle attività produttive, disciplinati dalla l. 18.6.98, n. 192, dove travalicando i confini della subfornitura si introduce il concetto di abuso di dipendenza economica, ricollegandovi la nullità delle clausole contrattuali che lo realizzano), che le clausole sull’inversione o modificazione dell’onere della prova possano rientrare tra quelle che stabiliscono limitazioni alla facoltà di opporre eccezioni, espressamente prevedute come vessatorie dall’art. 1342, 2° comma, c.c. # La trattazione si conclude con una rassegna di casi giurisprudenziali in cui si è discusso della validità di clausole contrattuali per l’appunto inerenti a patti di inversione o modificazione dell’onere della prova o comunque sulle prove. SOMMARIO: CAPITOLO I – PROVA E ONERE DELLA PROVA – 1.1 La formazione della prova – 1.2 L’onere della prova come regola di giudizio – 1.3 La ripartizione legale dell’onere della prova: – 1.3.1 la distinzione tra fatti costitutivi e impeditivi - 1.3.2 ancora sulla distinzione tra fatti costitutivi e impeditivi – 1.4 L’inversione o modificazione legale dell’onere della prova – 1.5 L’inversione o modificazione giurisprudenziale dell’onere della prova – 1.6 L’inversione o modificazione unilaterale dell’onere della prova. – CAPITOLO II – PATTI PROBATORI IN GENERALE – 2.1 Il profilo storico e la rilevanza pratica dei patti probatori – 2.2 L’art. 2698 c.c. e il riconoscimento dei patti sull’onere della prova – 2.3 Il problema dei patti probatori ulteriori a quelli sull’onere della prova: – 2.3.1 le opinioni dottrinali – 2.3.2 la lettura giurisprudenziale estensiva dell’art. 2698 c.c. – 2.3.3 il richiamo giurisprudenziale all’autonomia contrattuale delle parti – 2.3.4 il riconoscimento legislativo ex art. 1469 bis c.c. dei patti sull’ammissibilità della prova – 2.4 I limiti generali ex art. 2698 c.c. ai patti probatori: – 2.4.1 la disponibilità dei diritti – 2.4.2 l’eccessiva difficoltà di esercitare il diritto – 2.5. La distinzione tra patti probatori e patti che incidono sulla fattispecie – CAPITOLO III – PATTI PROBATORI E CONTRAENTI DEBOLI – 3.1 L'evoluzione normativa – 3.2 I contratti standard e i patti probatori: – 3.2.1 il problema della vessatorietà della clausola – 3.2.2 la conoscibilità e la specifica sottoscrizione della clausola – 3.2.3 le cause di esclusione della vessatorietà della clausola – 3.3 I contratti dei consumatori e i patti probatori – 3.3.1 l'abusività della clausola – 3.3.2 le cause di esclusione dell’abusività della clausola – 3.3.3 gli effetti dell'abusività della clausola – 3.4 I contratti tra imprenditori e i patti probatori: – 3.4.1 il problema dell’abusività della clausola – 3.4.2 le cause di esclusione dell’abusività della clausola – 3.4.3 gli effetti dell’abusività della clausola – CAPITOLO IV – PATTI PROBATORI E SINGOLI CONTRATTI – 4.1 La casistica – 4.2 I contratti bancari (cassa continua; bancomat; conto corrente; fideiussione) – 4.3 I contratti di somministrazione di beni e servizi di prima necessità (luce; acqua; gas; telefono) – 4.3.1 l'efficacia probatoria dei contatori dei consumi telefonici – 4.3.2 ancora sull'efficacia probatoria dei contatori dei consumi telefonici – 4.4 I contratti di assicurazione – 4.5 I contratti di trasporto di cose e persone – 4.6 I contratti collegati a lotterie, concorsi, pronostici, giochi a premi – 4.7 I contratti di viaggio

Le clausole sulla prova e sul relativo onere

DALMOTTO, Eugenio
2001-01-01

Abstract

ABSTRACT 1: Il contributo illustra i limiti di ammissibilità degli accordi relativamente alla prova dei fatti nel processo. ABSTRACT 2: L’a. premette un capitolo relativo alla formazione della prova e alla ripartizione legale, illustrando le varie teorie sulla distinzione tra fatti costitutivi e impeditivi. Quindi sottolinea come nell’ordinamento siano riscontrabili numerose ipotesi di inversione o modificazione legale ovvero giurisprudenziale dell’onere della prova. Si introduce così il tema dei patti probatori, che viene trattato nei capitoli successivi. # L’a., dopo avere tracciato un profilo storico, distingue tra i patti sull’onere della prova, ammessi dal legislatore con le limitazioni di cui all’art. 2698 c.c., e gli ulteriori patti che hanno ad oggetto la prova, la cui validità viene tradizionalmente negata, ma che trovano implicito riconoscimento nell’art. 1469 bis c.c., dove il legislatore considera presuntivamente abusive e quindi inefficaci – oltre alle clausole in tema di inversione o modificazione dell'onere della prova – le clausole che sanciscano a carico del consumatore limitazioni all'allegazione di prove. # L’a. si domanda quindi se, nell’ottica di protezione dei contraenti deboli, anche nei contratti per adesione ex artt. 1341 e 1342 c.c. (che non necessariamente vedono dalla parte dell’aderente un mero consumatore, ma possono interessare un professionista o un imprenditore di forza contrattuale inferiore a quella di chi ha predisposto il testo del contratto) operi una qualche tutela verso i destinatari di patti probatori. Nell’elenco delle clausole vessatorie individuate dal secondo comma dell’art. 1341 c.c., per le quali occorre la specifica sottoscrizione a pena di loro inefficacia, manca infatti l’esplicita menzione dei patti di inversione o modificazione dell’onere della prova ovvero di quelli inerenti alla limitazione all’allegazione di prove. # Ritiene l’a., con il conforto della comparazione e nel quadro della moderna tendenza ad estendere le tutele verso la parte debole del contratto emersa in vari campi (ad es. anche in quello dei contratti di subfornitura nelle attività produttive, disciplinati dalla l. 18.6.98, n. 192, dove travalicando i confini della subfornitura si introduce il concetto di abuso di dipendenza economica, ricollegandovi la nullità delle clausole contrattuali che lo realizzano), che le clausole sull’inversione o modificazione dell’onere della prova possano rientrare tra quelle che stabiliscono limitazioni alla facoltà di opporre eccezioni, espressamente prevedute come vessatorie dall’art. 1342, 2° comma, c.c. # La trattazione si conclude con una rassegna di casi giurisprudenziali in cui si è discusso della validità di clausole contrattuali per l’appunto inerenti a patti di inversione o modificazione dell’onere della prova o comunque sulle prove. SOMMARIO: CAPITOLO I – PROVA E ONERE DELLA PROVA – 1.1 La formazione della prova – 1.2 L’onere della prova come regola di giudizio – 1.3 La ripartizione legale dell’onere della prova: – 1.3.1 la distinzione tra fatti costitutivi e impeditivi - 1.3.2 ancora sulla distinzione tra fatti costitutivi e impeditivi – 1.4 L’inversione o modificazione legale dell’onere della prova – 1.5 L’inversione o modificazione giurisprudenziale dell’onere della prova – 1.6 L’inversione o modificazione unilaterale dell’onere della prova. – CAPITOLO II – PATTI PROBATORI IN GENERALE – 2.1 Il profilo storico e la rilevanza pratica dei patti probatori – 2.2 L’art. 2698 c.c. e il riconoscimento dei patti sull’onere della prova – 2.3 Il problema dei patti probatori ulteriori a quelli sull’onere della prova: – 2.3.1 le opinioni dottrinali – 2.3.2 la lettura giurisprudenziale estensiva dell’art. 2698 c.c. – 2.3.3 il richiamo giurisprudenziale all’autonomia contrattuale delle parti – 2.3.4 il riconoscimento legislativo ex art. 1469 bis c.c. dei patti sull’ammissibilità della prova – 2.4 I limiti generali ex art. 2698 c.c. ai patti probatori: – 2.4.1 la disponibilità dei diritti – 2.4.2 l’eccessiva difficoltà di esercitare il diritto – 2.5. La distinzione tra patti probatori e patti che incidono sulla fattispecie – CAPITOLO III – PATTI PROBATORI E CONTRAENTI DEBOLI – 3.1 L'evoluzione normativa – 3.2 I contratti standard e i patti probatori: – 3.2.1 il problema della vessatorietà della clausola – 3.2.2 la conoscibilità e la specifica sottoscrizione della clausola – 3.2.3 le cause di esclusione della vessatorietà della clausola – 3.3 I contratti dei consumatori e i patti probatori – 3.3.1 l'abusività della clausola – 3.3.2 le cause di esclusione dell’abusività della clausola – 3.3.3 gli effetti dell'abusività della clausola – 3.4 I contratti tra imprenditori e i patti probatori: – 3.4.1 il problema dell’abusività della clausola – 3.4.2 le cause di esclusione dell’abusività della clausola – 3.4.3 gli effetti dell’abusività della clausola – CAPITOLO IV – PATTI PROBATORI E SINGOLI CONTRATTI – 4.1 La casistica – 4.2 I contratti bancari (cassa continua; bancomat; conto corrente; fideiussione) – 4.3 I contratti di somministrazione di beni e servizi di prima necessità (luce; acqua; gas; telefono) – 4.3.1 l'efficacia probatoria dei contatori dei consumi telefonici – 4.3.2 ancora sull'efficacia probatoria dei contatori dei consumi telefonici – 4.4 I contratti di assicurazione – 4.5 I contratti di trasporto di cose e persone – 4.6 I contratti collegati a lotterie, concorsi, pronostici, giochi a premi – 4.7 I contratti di viaggio
2001
I contratti in generale
Utet
Il diritto privato nella giurisprudenza
IV
569
642
9788802057217
Diritto processuale civile; Prove; Patti sulle prove
Eugenio Dalmotto
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