Scritture e linguaggi del mondo, il volume che presenterò in questo mio intervento, è un progetto simile a Parole di babele di Rigallo e Sasso, in quanto si propone anch’esso di utilizzare la letteratura in attività didattiche interculturali. Quattro anni fa, quando si è sviluppata l’idea di questo testo, noi autori (Roberta Alunni, Pier Paolo Eramo ed io) ci sentivamo dei pionieri, poiché non esisteva nulla di simile: si potevano a volte trovare singoli capitoli dedicati ad autori del Sud del mondo all’interno di altre antologie, oppure romanzi in edizioni per le scuole, con esercizi e note. Questo volume nasce dunque dalla convinzione che la letteratura deve essere un mezzo privilegiato per fare intercultura, perché nulla come la narrativa riesce a farci calare completamente in una cultura altra. Come diceva ieri Davide Rigallo, ‘l’italiano medio’ ha dei contatti con il Sud del mondo occasionali e spesso stereotipati secondo due opposti estremismi: nel caso della cronaca, il Sud del mondo è descritto come un inferno; nelle pubblicità per agenzie di viaggio, viene improvvisamente rappresentato come paradiso tropicale. La letteratura, portandoci all’interno di realtà altre, ci offre una varietà di sfumature che i manicheismi della cronaca e delle agenzie di viaggio non riescono a trasmettere. Per nostra fortuna, anche la casa editrice ha condiviso questa nostra convinzione – e con grande coraggio progettuale, vorrei aggiungere. Così ha preso forma questo libro, Scritture e linguaggi del mondo -- Narrativa per l’educazione interculturale, (La Nuova Italia – RCS Scuola 2001, € 9,65), pensato per gli insegnanti di italiano delle scuole superiori (volendo essere più precisi, per le classi del primo biennio. Il testo raccoglie la narrativa di un Sud del mondo vasto, generico, in cui si possono trovare autori africani, indiani, latino-americani, ma anche scrittori provenienti da enclave del Sud del mondo all’interno dei Paesi industrializzati, come i nativi nordamericani, gli immigrati in Italia o i portoricani negli Stati Uniti. La scelta degli autori, momento più interessante di questo lavoro, ha portato alla selezione di 47 brani, dopo averne scartati almeno il triplo. Tali brani sono stati suddivisi in 5 capitoli tematici alternati con schede informative sui vari argomenti e, ovviamente, con esercizi in appendice a ogni brano.

Una scuola senza confini: scritture e linguaggi del mondo

DEANDREA, Pietro
2002-01-01

Abstract

Scritture e linguaggi del mondo, il volume che presenterò in questo mio intervento, è un progetto simile a Parole di babele di Rigallo e Sasso, in quanto si propone anch’esso di utilizzare la letteratura in attività didattiche interculturali. Quattro anni fa, quando si è sviluppata l’idea di questo testo, noi autori (Roberta Alunni, Pier Paolo Eramo ed io) ci sentivamo dei pionieri, poiché non esisteva nulla di simile: si potevano a volte trovare singoli capitoli dedicati ad autori del Sud del mondo all’interno di altre antologie, oppure romanzi in edizioni per le scuole, con esercizi e note. Questo volume nasce dunque dalla convinzione che la letteratura deve essere un mezzo privilegiato per fare intercultura, perché nulla come la narrativa riesce a farci calare completamente in una cultura altra. Come diceva ieri Davide Rigallo, ‘l’italiano medio’ ha dei contatti con il Sud del mondo occasionali e spesso stereotipati secondo due opposti estremismi: nel caso della cronaca, il Sud del mondo è descritto come un inferno; nelle pubblicità per agenzie di viaggio, viene improvvisamente rappresentato come paradiso tropicale. La letteratura, portandoci all’interno di realtà altre, ci offre una varietà di sfumature che i manicheismi della cronaca e delle agenzie di viaggio non riescono a trasmettere. Per nostra fortuna, anche la casa editrice ha condiviso questa nostra convinzione – e con grande coraggio progettuale, vorrei aggiungere. Così ha preso forma questo libro, Scritture e linguaggi del mondo -- Narrativa per l’educazione interculturale, (La Nuova Italia – RCS Scuola 2001, € 9,65), pensato per gli insegnanti di italiano delle scuole superiori (volendo essere più precisi, per le classi del primo biennio. Il testo raccoglie la narrativa di un Sud del mondo vasto, generico, in cui si possono trovare autori africani, indiani, latino-americani, ma anche scrittori provenienti da enclave del Sud del mondo all’interno dei Paesi industrializzati, come i nativi nordamericani, gli immigrati in Italia o i portoricani negli Stati Uniti. La scelta degli autori, momento più interessante di questo lavoro, ha portato alla selezione di 47 brani, dopo averne scartati almeno il triplo. Tali brani sono stati suddivisi in 5 capitoli tematici alternati con schede informative sui vari argomenti e, ovviamente, con esercizi in appendice a ogni brano.
2002
Eufemia: Educarci alla convivenza con le parole degli immigrati
LVIA
99
108
www.lvia.it
educazione; scuola; intercultura; letteratura; sud del mondo
P. DEANDREA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/12426
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