Infraumanizzare l'outgroup: Manifestazione e prassi sociale

I bambini sanno che alcune forme di disuguaglianza sociale possono essere riferite a specifici gruppi etnici o categorie sociali. Quanto tali differenze si esprimono nei loro atteggiamenti e soprattutto, nelle relazioni tra gruppi? In una prospettiva che combina i contributi provenienti sia dalle ricerche sulle relazioni intergruppi effettuate con individui adulti in un’ottica psico-sociale sia le indagini in ambito evolutivo che hanno i bambini come per protagonisti (cfr. Dunham & Degner, 2010), abbiamo stimato quanto la tendenza a denigrare ed infraumanizzare i membri di gruppi svantaggiati si esprima attraverso la giustificazione del sistema (Dunham, Baron, & Banaji, 2006; Jost & Banaji 1994) e una valutazione negativa del contatto e nel rifiuto di possibili interazioni. Il campione della ricerca composto da bambini (N=123) e ragazzini (N=125) delle scuole primarie ha completato un questionario distribuito durante le ore di lezione, in cui si chiedeva di confrontare attraverso una serie di tratti (misura esplicita del favoritismo verso l’ingroup) o l’attribuzione di emozioni (misura implicita del favoritismo verso l’ingroup) i comportamenti di un bambino/a italiano/a e un bambino/a rom (tale gruppo costituisce una minoranza significativa presente nelle scuole prescelte). Nei bambini e nei ragazzini emerge una tendenza significativa a infraumanizzare l’outgroup. I risultati delle analisi di correlazioni mostrano una relazione negativa tra il favoritismo esplicito e il desiderio di contatto. Inoltre nei bambini vi è una relazione negativa tra l’identità nazionale e l’infraumanizzazione e tra la tendenza a giustificare il sistema e il desiderio di contatto. Tali risultati benché parziali possono essere discussi in relazione ai bambini nelle valutazioni intergruppi combinino conoscenze riferite alla società con informazioni più circoscritte al proprio contesto sociale.