Gioberti è spesso stato descritto come un personaggio duplice, quasi Giano bifronte. Gentile e Spaventa lo hanno addirittura visto dilaniato da una sorta di strabismo speculativo a causa di cui sarebbe documentabile nel suo pensiero la compresenza paradossale di motivi teoreticamente fecondi (in senso idealistico) e di altri dogmatici (nel senso del dualismo platonico-cristiano), tali questi ultimi da paralizzare ogni autentico progresso filosofico nella direzione dell'immanentismo. Questa divisione, a ben vedere, si ripercuote anche sulla sua visione politica: dal Primato al Rinnovamento si fa strada una nuova visione dell'Italia, che ha al proprio centro una nuova concezione di popolo e di governo: "essendo mutate notabilmente le condizioni", scrive Gioberti, occorre accedere a nuove categorie, non deducibili immediatamente dalla onto-teologia. Queste categorie maturano, per così dire, dalle “condizioni vive e reali d’Italia”.
Vincenzo Gioberti (1801-1852): la visione dell’Italia post-risorgimentale tra teoria filosofica e dottrina politica
CUOZZO, Gianluca
2008-01-01
Abstract
Gioberti è spesso stato descritto come un personaggio duplice, quasi Giano bifronte. Gentile e Spaventa lo hanno addirittura visto dilaniato da una sorta di strabismo speculativo a causa di cui sarebbe documentabile nel suo pensiero la compresenza paradossale di motivi teoreticamente fecondi (in senso idealistico) e di altri dogmatici (nel senso del dualismo platonico-cristiano), tali questi ultimi da paralizzare ogni autentico progresso filosofico nella direzione dell'immanentismo. Questa divisione, a ben vedere, si ripercuote anche sulla sua visione politica: dal Primato al Rinnovamento si fa strada una nuova visione dell'Italia, che ha al proprio centro una nuova concezione di popolo e di governo: "essendo mutate notabilmente le condizioni", scrive Gioberti, occorre accedere a nuove categorie, non deducibili immediatamente dalla onto-teologia. Queste categorie maturano, per così dire, dalle “condizioni vive e reali d’Italia”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.