Uno dei principali effetti dell’inquinamento acustico sugli organismi marini è l’induzione di reazioni di fuga con conseguente perdita di habitat. C. chromis è una specie bento-pelagica che preda in colonna d’acqua e tramite la defecazione rappresenta un importante by-pass di nutrienti per i popolamenti bentonici. Qui presentiamo un modello sviluppato con dati sperimentali raccolti nell’ambito di un progetto sugli effetti del rumore sugli ecosistemi marini nell’AMP di Capo Gallo (Sicilia). E' stato stimato che ogni passaggio di imbarcazione causa una interruzione dell'alimentazione della durata media di 23 secondi con una perdita di circa 3 atti di predazione al minuto su 8.6 atti totali registrati in assenza di rumore. I censimenti di traffico nell'AMP effettuati nel 2007, hanno permesso di mettere in evidenza che il 39.1% della popolazione di Chromis della Zona B dell’AMP è affetto da inquinamento acustico. Da dati bibliografici è stato stimato che oltre 12 milioni di individui, i.e., ossia quanti individui si concentrano nelle aree dell’AMP, in assenza di rumore, consumerebbero circa 104 miliardi di copepodi al giorno, re-immettendo nell’ambiente circostante il 52.7% di C, il 91.7% di N e l’89.0% di P assorbiti con la dieta. La perdita di habitat alimentare, che in questa specie si verifica con la polarizzazione della shoal verso il fondale, determina una riduzione giornaliera del 7.88% nell’apporto di C, del 13.71% in quello di N e del 13.32% per il P. A causa di questa deviazione comportamentale indotta dal traffico nautico, nella Zona B ogni giorno vengono persi 41.6 Kg di C, 16.7 Kg di N e 1334 Kg di P, per circa due mesi della stagione balneare estiva in cui il traffico si cronicizza.

Effetto del traffico nautico sull’attività di fertilizzazione da nutrienti (C, N e P) svolta da Chromis chromis

BRACCIALI, CLAUDIA;
2011-01-01

Abstract

Uno dei principali effetti dell’inquinamento acustico sugli organismi marini è l’induzione di reazioni di fuga con conseguente perdita di habitat. C. chromis è una specie bento-pelagica che preda in colonna d’acqua e tramite la defecazione rappresenta un importante by-pass di nutrienti per i popolamenti bentonici. Qui presentiamo un modello sviluppato con dati sperimentali raccolti nell’ambito di un progetto sugli effetti del rumore sugli ecosistemi marini nell’AMP di Capo Gallo (Sicilia). E' stato stimato che ogni passaggio di imbarcazione causa una interruzione dell'alimentazione della durata media di 23 secondi con una perdita di circa 3 atti di predazione al minuto su 8.6 atti totali registrati in assenza di rumore. I censimenti di traffico nell'AMP effettuati nel 2007, hanno permesso di mettere in evidenza che il 39.1% della popolazione di Chromis della Zona B dell’AMP è affetto da inquinamento acustico. Da dati bibliografici è stato stimato che oltre 12 milioni di individui, i.e., ossia quanti individui si concentrano nelle aree dell’AMP, in assenza di rumore, consumerebbero circa 104 miliardi di copepodi al giorno, re-immettendo nell’ambiente circostante il 52.7% di C, il 91.7% di N e l’89.0% di P assorbiti con la dieta. La perdita di habitat alimentare, che in questa specie si verifica con la polarizzazione della shoal verso il fondale, determina una riduzione giornaliera del 7.88% nell’apporto di C, del 13.71% in quello di N e del 13.32% per il P. A causa di questa deviazione comportamentale indotta dal traffico nautico, nella Zona B ogni giorno vengono persi 41.6 Kg di C, 16.7 Kg di N e 1334 Kg di P, per circa due mesi della stagione balneare estiva in cui il traffico si cronicizza.
2011
XXI Congresso S.It.E
Palermo
3-6 Ottobre
I limiti dello sviluppo: beni e servizi ecosistemici, impatti e gestione
13
13
Bracciali C; Sarà G
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