Nel solco tracciato dalla sentenza n. 280/2005 della Corte costituzionale, la giurisprudenza di merito ha attuato il condivisibile principio per cui ogni potere attribuito al Fisco deve ritenersi condizionato al rispetto di termini di decadenza. Nel caso del potere di iscrizione a ruolo della seconda e terza rata del condono 2002 i giudici, valorizzando il fatto che si tratterebbe di riscossione di importi calcolati dal contribuente in assenza di attività accertativa, hanno ritenuto che il termine da applicare analogicamente fosse quello previsto per la liquidazione in base alla dichiarazione (art. 17, lett. a, del D.P.R. n. 602/1973). Sussistevano tuttavia motivi per ritenere praticabile anche la diversa soluzione dell’applicazione del termine previsto per gli accertamenti definitivi
Termini di decadenza nella riscossione di condoni, nota a Comm. trib. prov. Genova, sez. I, 7 febbraio 2006, n. 20
MARCHESELLI, Alberto
2006-01-01
Abstract
Nel solco tracciato dalla sentenza n. 280/2005 della Corte costituzionale, la giurisprudenza di merito ha attuato il condivisibile principio per cui ogni potere attribuito al Fisco deve ritenersi condizionato al rispetto di termini di decadenza. Nel caso del potere di iscrizione a ruolo della seconda e terza rata del condono 2002 i giudici, valorizzando il fatto che si tratterebbe di riscossione di importi calcolati dal contribuente in assenza di attività accertativa, hanno ritenuto che il termine da applicare analogicamente fosse quello previsto per la liquidazione in base alla dichiarazione (art. 17, lett. a, del D.P.R. n. 602/1973). Sussistevano tuttavia motivi per ritenere praticabile anche la diversa soluzione dell’applicazione del termine previsto per gli accertamenti definitiviI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.