La performance presentata, dal titolo Contrasti, si compone di due parti tra loro contrastanti per scelta musicale e relativa scelta dei movimenti. La prima parte, studiata sulla musica The Phantom of the Opera di A.L. Webber, è caratterizzata da elementi pre-acrobatici, elementi di presa e sostegno ai compagni e da parti sincrone a corpo libero. Una rete di grandi dimensioni, costruita con i nastri annuncia la chiusura della prima parte. Un delicato cambiamento delle forme geometriche, scaturite dall'intreccio dei nastri, conferisce continuità di movimento alle maglie della rete ostacolando il districarsi di alcuni performer. Quasi a sorpresa, ad interrompere questa prima parte, arriva all'improvviso un brano della canzone L'ombelico del mondo cantata da Giovanotti. Ritmi veloci e incalzanti, sottopassaggi, tiri a canestro, richiamando alcune discipline sportive di squadra, pallacanestro e pallavolo, cambiano lo stile e il carattere della performance (si sono usati per questo motivo i palloni propri della disciplina sportiva di squadra). Si interrompe, questo vortice di lanci, sottopassaggi, scambi e salti, con il ritorno della prima musica. Il finale, suggestivo e melodico, viene realizzato con una collaborazione che coinvolge tutto il gruppo: gli studenti si dispongono su una fila a forma di semi-cerchio, di altezza crescente: una atleta, passando sulle spalle e sul dorso dei compagni, percorre tutta la fila salendo sino al punto più alto, rimanendo, nella posizione finale, in appoggio sulle spalle del compagno che chiude la fila. La salita è accompagnata da una scala musicale continua e di intensità crescente che decreta il termine dell'esercizio.
Contrasti - Galà Eurogym Alby 2008
TINTO, Amalia
2008-01-01
Abstract
La performance presentata, dal titolo Contrasti, si compone di due parti tra loro contrastanti per scelta musicale e relativa scelta dei movimenti. La prima parte, studiata sulla musica The Phantom of the Opera di A.L. Webber, è caratterizzata da elementi pre-acrobatici, elementi di presa e sostegno ai compagni e da parti sincrone a corpo libero. Una rete di grandi dimensioni, costruita con i nastri annuncia la chiusura della prima parte. Un delicato cambiamento delle forme geometriche, scaturite dall'intreccio dei nastri, conferisce continuità di movimento alle maglie della rete ostacolando il districarsi di alcuni performer. Quasi a sorpresa, ad interrompere questa prima parte, arriva all'improvviso un brano della canzone L'ombelico del mondo cantata da Giovanotti. Ritmi veloci e incalzanti, sottopassaggi, tiri a canestro, richiamando alcune discipline sportive di squadra, pallacanestro e pallavolo, cambiano lo stile e il carattere della performance (si sono usati per questo motivo i palloni propri della disciplina sportiva di squadra). Si interrompe, questo vortice di lanci, sottopassaggi, scambi e salti, con il ritorno della prima musica. Il finale, suggestivo e melodico, viene realizzato con una collaborazione che coinvolge tutto il gruppo: gli studenti si dispongono su una fila a forma di semi-cerchio, di altezza crescente: una atleta, passando sulle spalle e sul dorso dei compagni, percorre tutta la fila salendo sino al punto più alto, rimanendo, nella posizione finale, in appoggio sulle spalle del compagno che chiude la fila. La salita è accompagnata da una scala musicale continua e di intensità crescente che decreta il termine dell'esercizio.File | Dimensione | Formato | |
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