IUCN colloca il Madagascar e le isole Comore tra i maggiori hotspot di biodiversità del pianeta. Tuttavia, in seguito alla crescente perdita di ampie porzioni di foresta, la biodiversità di queste regioni è in drammatico declino. Poiché l’economia locale si basa principalmente sullo sfruttamento delle risorse naturali, preservare le foreste e la loro biodiversità appare cruciale per uno sviluppo economico e rurale sostenibile in entrambi i Paesi. L’Università di Torino, attraverso un esteso partenariato internazionale, ha affrontato il problema della conservazione e gestione della biodiversità e dello sviluppo socio-economico delle zone rurali, attraverso l’attuazione di piani di cooperazione allo sviluppo. Il progetto SCORE (Supporting Cooperation for Research and Education) finanziato dal programma EDULINK (9th L’attuazione del progetto BIRD (Biodiversity Integration and Rural Development; Contract FED/2009/217077) ha sostenuto la partecipazione attiva della popolazione locale nella crescita economica tramite un incremento delle attività formative, la commercializzazione di prodotti agricoli locali, l’auto sostenibilità energetica e l’insediamento di una stazione di ricerca in foresta. In questo contesto i Centri di ricerca di Maromizaha (Madagascar) e Moroni (Comore) hanno favorito la ricerca, ma soprattutto hanno rappresentato dei punti d’incontro per la popolazione. Sono state così promosse iniziative per la gestione delle risorse naturali nelle aree protette, per promuovere l’ecoturismo e una rete di microfinanza. I progetti dell’Università di Torino hanno favorito l’intervento di un partenariato solido in situazioni di criticità ambientale e socio-economica e hanno consentito l’integrazione con le popolazioni locali in un’ottica di cooperazione volta allo sfruttamento sostenibile delle risorse. Le azioni hanno incrementato le conoscenze e ridotto la povertà dei villaggi che ricavano il loro sostentamento primario dalle foreste.
COOPERAZIONE E STAZIONI DI RICERCA IN MADAGASCAR E COMORE: DUE IMPORTANTI STRUMENTI PER ATTUARE PIANI DI CONSERVAZIONE
GIACOMA, Cristina;GAMBA, Marco;TORTI, VALERIA;BONATO, MARCO;BALLETTO, Emilio;BECCARO, GABRIELE LORIS;BOUNOUS, Giancarlo
2013-01-01
Abstract
IUCN colloca il Madagascar e le isole Comore tra i maggiori hotspot di biodiversità del pianeta. Tuttavia, in seguito alla crescente perdita di ampie porzioni di foresta, la biodiversità di queste regioni è in drammatico declino. Poiché l’economia locale si basa principalmente sullo sfruttamento delle risorse naturali, preservare le foreste e la loro biodiversità appare cruciale per uno sviluppo economico e rurale sostenibile in entrambi i Paesi. L’Università di Torino, attraverso un esteso partenariato internazionale, ha affrontato il problema della conservazione e gestione della biodiversità e dello sviluppo socio-economico delle zone rurali, attraverso l’attuazione di piani di cooperazione allo sviluppo. Il progetto SCORE (Supporting Cooperation for Research and Education) finanziato dal programma EDULINK (9th L’attuazione del progetto BIRD (Biodiversity Integration and Rural Development; Contract FED/2009/217077) ha sostenuto la partecipazione attiva della popolazione locale nella crescita economica tramite un incremento delle attività formative, la commercializzazione di prodotti agricoli locali, l’auto sostenibilità energetica e l’insediamento di una stazione di ricerca in foresta. In questo contesto i Centri di ricerca di Maromizaha (Madagascar) e Moroni (Comore) hanno favorito la ricerca, ma soprattutto hanno rappresentato dei punti d’incontro per la popolazione. Sono state così promosse iniziative per la gestione delle risorse naturali nelle aree protette, per promuovere l’ecoturismo e una rete di microfinanza. I progetti dell’Università di Torino hanno favorito l’intervento di un partenariato solido in situazioni di criticità ambientale e socio-economica e hanno consentito l’integrazione con le popolazioni locali in un’ottica di cooperazione volta allo sfruttamento sostenibile delle risorse. Le azioni hanno incrementato le conoscenze e ridotto la povertà dei villaggi che ricavano il loro sostentamento primario dalle foreste.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.