Il volume ricostruisce la storia del modo in cui, nei decenni centrali del XIX secolo, la Francia ha guardato all’Irlanda, restandone affascinata. In questo senso esso indaga il “momento irlandese” della storia francese, quel lasso di tempo in cui la società politica francese, incapace di “terminare la rivoluzione”, lacerata fra anime inconciliabili, è venuta costruendo rappresentazioni della storia, della società e del popolo irlandese al tempo stesso parziali, deformate e idealizzate. Specchiandosi nelle immagini di un paese fino ad allora quasi sconosciuto, la cultura politica francese - liberale, cattolica, socialista - ha utilizzato le rappresentazioni dell’Irlanda come arma di discussione politica per difendere o attaccare l’eredità della Rivoluzione francese. Al modello inglese, già ampiamente studiato dalla storiografia, che sul piano politico, costituzionale ed economico attrae i maggiori esponenti del liberalismo di primo Ottocento, e al modello americano, consacrato dalla Democrazia in America di Tocqueville, si affianca a partire dagli ultimi anni della Restaurazione un modello irlandese, che nel suo costituirsi incrocia e riflette le grandi questioni che attraversano la Francia post-rivoluzionaria: dal problema della costruzione di un'identità nazionale sulle macerie della società di antico regime, al problema dell’avvento della società democratica, che polverizza i legami sociali, fino al grande tema della fisionomia della società moderna e dei suoi rapporti con la religione.

Il Momento irlandese. L'Irlanda nella cultura politica francese tra Restaurazione e Secondo Impero

CERETTA, Manuela
2013-01-01

Abstract

Il volume ricostruisce la storia del modo in cui, nei decenni centrali del XIX secolo, la Francia ha guardato all’Irlanda, restandone affascinata. In questo senso esso indaga il “momento irlandese” della storia francese, quel lasso di tempo in cui la società politica francese, incapace di “terminare la rivoluzione”, lacerata fra anime inconciliabili, è venuta costruendo rappresentazioni della storia, della società e del popolo irlandese al tempo stesso parziali, deformate e idealizzate. Specchiandosi nelle immagini di un paese fino ad allora quasi sconosciuto, la cultura politica francese - liberale, cattolica, socialista - ha utilizzato le rappresentazioni dell’Irlanda come arma di discussione politica per difendere o attaccare l’eredità della Rivoluzione francese. Al modello inglese, già ampiamente studiato dalla storiografia, che sul piano politico, costituzionale ed economico attrae i maggiori esponenti del liberalismo di primo Ottocento, e al modello americano, consacrato dalla Democrazia in America di Tocqueville, si affianca a partire dagli ultimi anni della Restaurazione un modello irlandese, che nel suo costituirsi incrocia e riflette le grandi questioni che attraversano la Francia post-rivoluzionaria: dal problema della costruzione di un'identità nazionale sulle macerie della società di antico regime, al problema dell’avvento della società democratica, che polverizza i legami sociali, fino al grande tema della fisionomia della società moderna e dei suoi rapporti con la religione.
2013
EDIZIONI DI STORIA E LETTERATURA
Studi Storici e Politici
1
170
9788863726053
Restaurazione; Monarchia di luglio; secolarizzazione; Irlanda; modelli politici; legami sociali
M. Ceretta
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