I processi di cambiamento, che hanno investito, negli ultimi decenni, tutti gli aspetti della società, hanno anche contribuito a ridisegnare profondamente il volto e il ruolo dell’agricoltura europea. Nei nuovi scenari, anche l’agricoltura Piemontese è chiamata a dare risposte adeguate alle nuove istanze della società e, al tempo stesso, alle nuove sfide (ambientali, territoriali, di sicurezza e tutela dei consumatori, di coesione economica e sociale) che l’intera Europa ha di fronte. Diventa quindi di fondamentale importanza confrontarsi con il tema della sostenibilità delle filiere frutticole per contribuire alla definizione di nuove traiettorie di sviluppo dei sistemi agrari che combinino i tre pilastri dello sviluppo sostenibile: economico (sviluppo di settori competitivi), sociale (garantire la coesistenza di diverse tipologie di soggetti, aziende e territori) e ambientale. Lo sviluppo di modelli sostenibili e di garanzia della qualità passa attraverso una continua azione di innovazione nella struttura e organizzazione delle filiere produttive oltre che a politiche territoriali che accompagnino questi processi garantendo un’equa distribuzione del valore. Ai temi della sostenibilità in agricoltura si affianca quello del consumo sostenibile che la Commissione Europea, nel 2008, ha definito come la creazione di un circolo virtuoso: migliorare la resa ambientale generale dei prodotti durante tutto il loro ciclo vitale, promuovere ed incentivare la domanda di prodotti migliori e di tecnologie di produzione migliori, aiutando i consumatori a scegliere meglio grazie ad un’etichettatura maggiormente coerente e semplificata. Si parte dal presupposto che oggi, più che in passato, la disaffezione che si percepisce da parte del consumatore nei confronti di un prodotto altamente nutritivo come la frutta possa essere contrastata solo ed esclusivamente ponendo l’attenzione sul prodotto e sulla filiera che lo caratterizza al fine di differenziarlo dalla massa di prodotti e farlo “ricordare”. Per riattivare e moltiplicare le occasioni di consumo bisogna pertanto creare il valore del prodotto, mantenerlo nel tempo e soprattutto comunicarlo.La sostenibilità è tuttavia un concetto complesso che deve essere misurato all’interno di un sistema di riferimento dove spazio e tempo rappresentano variabili cruciali. La sostenibilità dei sistemi agricoli deve, in particolare, essere valutata in riferimento al territorio, le cui risorse hanno un ruolo centrale nel determinarne il percorso di sviluppo e sono allo stesso tempo condizionate dalla presenza delle attività economiche stesse. L’insieme delle molteplici risorse materiali e immateriali di un territorio costituisce il suo capitale territoriale che è specifico e distintivo e che reagisce in maniera diversa alle diverse tipologie di investimento in relazione alla loro capacità di utilizzare il capitale territoriale stesso. L’idea guida delle progettualità portate avanti dalla Cooperativa Agrifrutta, l’OP Ortofruit Italia e Il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino sul Mirtillo Gigante Americano è legata alla realizzazione di un percorso che vada nella direzione dello sviluppo sul territorio lungo le diverse dimensioni della sostenibilità. Si è quindi cercato di comprendere la strada da percorrere per adeguare le proprie strategie al profilo territoriale tenendo conto della sua specificità e contribuendo allo sviluppo dei relativi fattori tangibili e intangibili che dovranno essere utilizzabili anche dalle generazioni future. Qui di seguito si intende presentare, senza alcuna pretesa di esaustività, un’analisi della filiera del Mirtillo Gigante Americano così come oggi è attuata dalla Cooperativa Agrifrutta. In particolare nel primo capitolo è presentata una fotografia socio-territoriale della filiera del Mirtillo Gigante Americano conferito alla Cooperativa Agrifrutta. Ci si è poi soffermati, nel secondo capitolo, sul percorso di scelta e caratterizzazione delle azioni in campo mentre nel terzo capitolo si è voluta sviluppare una panoramica dell’innovazione all’interno del magazzino ortofrutticolo e le sue implicazioni sulla qualità del prodotto. Infine si è pensato di evidenziare i percorsi di comunicazione messi in atto per poter identificare il prodotto e comunicare con il consumatore finale.

Il mirtillo gigante americano innovazione e sostenibilità

PEANO, Cristiana;TECCO, NADIA
2013-01-01

Abstract

I processi di cambiamento, che hanno investito, negli ultimi decenni, tutti gli aspetti della società, hanno anche contribuito a ridisegnare profondamente il volto e il ruolo dell’agricoltura europea. Nei nuovi scenari, anche l’agricoltura Piemontese è chiamata a dare risposte adeguate alle nuove istanze della società e, al tempo stesso, alle nuove sfide (ambientali, territoriali, di sicurezza e tutela dei consumatori, di coesione economica e sociale) che l’intera Europa ha di fronte. Diventa quindi di fondamentale importanza confrontarsi con il tema della sostenibilità delle filiere frutticole per contribuire alla definizione di nuove traiettorie di sviluppo dei sistemi agrari che combinino i tre pilastri dello sviluppo sostenibile: economico (sviluppo di settori competitivi), sociale (garantire la coesistenza di diverse tipologie di soggetti, aziende e territori) e ambientale. Lo sviluppo di modelli sostenibili e di garanzia della qualità passa attraverso una continua azione di innovazione nella struttura e organizzazione delle filiere produttive oltre che a politiche territoriali che accompagnino questi processi garantendo un’equa distribuzione del valore. Ai temi della sostenibilità in agricoltura si affianca quello del consumo sostenibile che la Commissione Europea, nel 2008, ha definito come la creazione di un circolo virtuoso: migliorare la resa ambientale generale dei prodotti durante tutto il loro ciclo vitale, promuovere ed incentivare la domanda di prodotti migliori e di tecnologie di produzione migliori, aiutando i consumatori a scegliere meglio grazie ad un’etichettatura maggiormente coerente e semplificata. Si parte dal presupposto che oggi, più che in passato, la disaffezione che si percepisce da parte del consumatore nei confronti di un prodotto altamente nutritivo come la frutta possa essere contrastata solo ed esclusivamente ponendo l’attenzione sul prodotto e sulla filiera che lo caratterizza al fine di differenziarlo dalla massa di prodotti e farlo “ricordare”. Per riattivare e moltiplicare le occasioni di consumo bisogna pertanto creare il valore del prodotto, mantenerlo nel tempo e soprattutto comunicarlo.La sostenibilità è tuttavia un concetto complesso che deve essere misurato all’interno di un sistema di riferimento dove spazio e tempo rappresentano variabili cruciali. La sostenibilità dei sistemi agricoli deve, in particolare, essere valutata in riferimento al territorio, le cui risorse hanno un ruolo centrale nel determinarne il percorso di sviluppo e sono allo stesso tempo condizionate dalla presenza delle attività economiche stesse. L’insieme delle molteplici risorse materiali e immateriali di un territorio costituisce il suo capitale territoriale che è specifico e distintivo e che reagisce in maniera diversa alle diverse tipologie di investimento in relazione alla loro capacità di utilizzare il capitale territoriale stesso. L’idea guida delle progettualità portate avanti dalla Cooperativa Agrifrutta, l’OP Ortofruit Italia e Il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino sul Mirtillo Gigante Americano è legata alla realizzazione di un percorso che vada nella direzione dello sviluppo sul territorio lungo le diverse dimensioni della sostenibilità. Si è quindi cercato di comprendere la strada da percorrere per adeguare le proprie strategie al profilo territoriale tenendo conto della sua specificità e contribuendo allo sviluppo dei relativi fattori tangibili e intangibili che dovranno essere utilizzabili anche dalle generazioni future. Qui di seguito si intende presentare, senza alcuna pretesa di esaustività, un’analisi della filiera del Mirtillo Gigante Americano così come oggi è attuata dalla Cooperativa Agrifrutta. In particolare nel primo capitolo è presentata una fotografia socio-territoriale della filiera del Mirtillo Gigante Americano conferito alla Cooperativa Agrifrutta. Ci si è poi soffermati, nel secondo capitolo, sul percorso di scelta e caratterizzazione delle azioni in campo mentre nel terzo capitolo si è voluta sviluppare una panoramica dell’innovazione all’interno del magazzino ortofrutticolo e le sue implicazioni sulla qualità del prodotto. Infine si è pensato di evidenziare i percorsi di comunicazione messi in atto per poter identificare il prodotto e comunicare con il consumatore finale.
2013
DISAFA – Department of Agricultural, Forest and Food Sciences University of Turin, Italy
1
63
9788890863660
Cristiana Peano; Nadia Tecco
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/138998
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