La cittadinanza quale criterio di collegamento nel diritto internazionale privato della famiglia

L’istituto della cittadinanza, inteso come fattore di inclusione o di esclusione nel rapporto tra cittadini e stranieri quanto alla titolarità dei diritti, riveste storicamente un ruolo fondamentale in materia familiare e, più in generale, nelle controversie con elementi di estraneità legate allo status civile delle persone. Tale impostazione ha peraltro subito delle notevoli attenuazioni durante l’evoluzione del diritto internazionale privato: in ambito matrimoniale, il predominio del criterio della nazionalità è stato gradualmente ridotto dall’emersione di criteri di tipo domiciliare che si sono affiancati ad esso o, in alcuni casi, ne hanno preso il posto. Il tramonto della nazionalità come criterio primario in materia di status civili, dibattuto anche in Italia con riferimento ad una possibile riforma della l. 218/1995, ha trovato una definitiva consacrazione nel diritto dell’Unione Europea, ove fra i criteri di giurisdizione indicati nel Reg. (CE) n. 2201/2003, solo due vi fanno riferimento.