La tutela di posizioni giuridiche soggettive nei confronti della pubblica amministrazione richiede particolari poteri di cognizione e di decisione in capo al giudice allorquando la lesione lamentata sia riferita all'interpretazione ed all'applicazione amministrativa di principi o disposizioni derivanti da fonti sovraordinate alla legge. Nonostante la tendenza del rito amministrativo ad esprimersi quale giudizio sul rapporto ed alcune fughe verso il giudizio a matrice oggettiva, la peculiarità della giustizia amministrativa si coglie ancora nella struttura del giudizio soggettivo di legittimità e nell’impugnazione dell’atto amministrativo. In tale ambito l’accertamento della sussistenza di un vizio di legittimità dell’atto amministrativo impugnato implica un ragionamento interpretativo giurisdizionale almeno di secondo grado, cioè un'interpretazione dell'atto amministrativo il cui oggetto è a sua volta l'interpretazione di una norma giuridica. Il contributo si sofferma in particolare sulla protezione differenziata delle situazioni giuridiche soggettive nell’ordinamento complesso, ricordando che il diritto dell’Unione europea fonda un parametro distinto di legittimità dell’atto amministrativo nazionale, ma il giudice interno tende ad assimilare e trattare l’invalidità alla stessa stregua dei tradizionali vizi di legittimità regolati dalla legge processuale nazionale.
Pubblica amministrazione e situazioni giuridiche soggettive: nuove tecniche di accertamento giudiziale nell’ordinamento complesso
FOA', Sergio
2013-01-01
Abstract
La tutela di posizioni giuridiche soggettive nei confronti della pubblica amministrazione richiede particolari poteri di cognizione e di decisione in capo al giudice allorquando la lesione lamentata sia riferita all'interpretazione ed all'applicazione amministrativa di principi o disposizioni derivanti da fonti sovraordinate alla legge. Nonostante la tendenza del rito amministrativo ad esprimersi quale giudizio sul rapporto ed alcune fughe verso il giudizio a matrice oggettiva, la peculiarità della giustizia amministrativa si coglie ancora nella struttura del giudizio soggettivo di legittimità e nell’impugnazione dell’atto amministrativo. In tale ambito l’accertamento della sussistenza di un vizio di legittimità dell’atto amministrativo impugnato implica un ragionamento interpretativo giurisdizionale almeno di secondo grado, cioè un'interpretazione dell'atto amministrativo il cui oggetto è a sua volta l'interpretazione di una norma giuridica. Il contributo si sofferma in particolare sulla protezione differenziata delle situazioni giuridiche soggettive nell’ordinamento complesso, ricordando che il diritto dell’Unione europea fonda un parametro distinto di legittimità dell’atto amministrativo nazionale, ma il giudice interno tende ad assimilare e trattare l’invalidità alla stessa stregua dei tradizionali vizi di legittimità regolati dalla legge processuale nazionale.File | Dimensione | Formato | |
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