Le incerte prospettive della diffusione e del consolidamento della democrazia su scala planetaria. Le implicazioni teoriche e pratiche del rapporto tra la propensione bellicosa degli Stati e la natura (democratica o meno) del loro regime politico. Le sfide complesse (e i dilemmi) che l’intricata realtà dei conflitti armati contemporanei pone di fronte agli Stati democratici e alla comunità internazionale. La crescente insofferenza dei governi e dell’opinione pubblica occidentali per le perdite umane (proprie, più che altrui) che un impiego efficace della forza militare inevitabilmente comporta. La pratica di veicolare, attraverso il recupero strumentale della dimensione mitico-simbolica e rituale, un’immagine del conflitto (e delle motivazioni che ne stanno alla base) lontana dalla realtà – donde i profluvi retorici intorno a guerre etiche, crociate democratiche, missioni di pace, interventi umanitari e operazioni di polizia internazionale. La parabola involutiva, colta assai bene dalla recente filmografia americana di guerra, del “soldato democratico”, che da soggetto portatore di valori, sconvolto ma non smarrito di fronte all’orrore del campo di battaglia, ha finito per diventare, anche a seguito del nuovo modo occidentale di fare la guerra promosso dal progresso tecnologico e dalla “rivoluzione negli affari militari”, uno spettatore passivo privo di soggettività storica, mera pedina di un “gioco” atroce e insensato che lo supera e lo aliena. Delineate per sommi capi, sono queste le tematiche (legate, come si vede, da profonde interrelazioni) su cui gli autori dei saggi che compongono il dossier curato da Valter Coralluzzo (Luigi Bonanate, Paolo Ceola, Massimo Chiais, Cinzia Rita Gaza e Valter Coralluzzo) hanno esercitato la loro riflessione, sforzandosi di coniugare la lucidità di un’analisi realistica, per quanto non refrattaria a considerazioni di natura etica, dei problemi sul tappeto con il tentativo di fornire indicazioni utili alla loro soluzione.
Politica e democrazia tra pace e guerra
CORALLUZZO, Valter Maria
2013-01-01
Abstract
Le incerte prospettive della diffusione e del consolidamento della democrazia su scala planetaria. Le implicazioni teoriche e pratiche del rapporto tra la propensione bellicosa degli Stati e la natura (democratica o meno) del loro regime politico. Le sfide complesse (e i dilemmi) che l’intricata realtà dei conflitti armati contemporanei pone di fronte agli Stati democratici e alla comunità internazionale. La crescente insofferenza dei governi e dell’opinione pubblica occidentali per le perdite umane (proprie, più che altrui) che un impiego efficace della forza militare inevitabilmente comporta. La pratica di veicolare, attraverso il recupero strumentale della dimensione mitico-simbolica e rituale, un’immagine del conflitto (e delle motivazioni che ne stanno alla base) lontana dalla realtà – donde i profluvi retorici intorno a guerre etiche, crociate democratiche, missioni di pace, interventi umanitari e operazioni di polizia internazionale. La parabola involutiva, colta assai bene dalla recente filmografia americana di guerra, del “soldato democratico”, che da soggetto portatore di valori, sconvolto ma non smarrito di fronte all’orrore del campo di battaglia, ha finito per diventare, anche a seguito del nuovo modo occidentale di fare la guerra promosso dal progresso tecnologico e dalla “rivoluzione negli affari militari”, uno spettatore passivo privo di soggettività storica, mera pedina di un “gioco” atroce e insensato che lo supera e lo aliena. Delineate per sommi capi, sono queste le tematiche (legate, come si vede, da profonde interrelazioni) su cui gli autori dei saggi che compongono il dossier curato da Valter Coralluzzo (Luigi Bonanate, Paolo Ceola, Massimo Chiais, Cinzia Rita Gaza e Valter Coralluzzo) hanno esercitato la loro riflessione, sforzandosi di coniugare la lucidità di un’analisi realistica, per quanto non refrattaria a considerazioni di natura etica, dei problemi sul tappeto con il tentativo di fornire indicazioni utili alla loro soluzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.