L’analisi del profilo di vitalità delle imprese longeve: una proposta metodologica

Obiettivi. Analizzare la sopravvivenza di impresa del settore high-tech italiano. Metodologia. L’articolo concentra l’attenzione sui tassi di entrata e di uscita del tessuto imprenditoriale italiano, utilizzando i dati estrapolati dall’archivio AIDA per il periodo 2004-2012. Tale data-base permette di considerare simultaneamente l’effetto delle dimensioni demografiche e di performance aziendale sulla continuazione della stessa. Il lavoro si sviluppa in due fasi. La prima, eseguita attraverso le curve di sopravvivenza realizzate con il metodo di Kaplan Meier, è diretta a verificare se le imprese appartenenti ai settori tecnologici presentino pattern di sopravvivenza diversi dalle imprese che operano nei comparti tradizionali; la seconda, indagata con la stima del Cox Proportional Hazard Model, consente di misurare l’impatto che i fattori demografici e di performance hanno sulla probabilità durata delle imprese di settori tecnologici. Limiti della ricerca. L’analisi suggerisce la necessità di integrare il data-base con variabili che misurino le competenze delle risorse umane dell’organizzazione e la localizzazione territoriale dell’impresa. Implicazioni pratiche. Individuazione dei driver della competitività del tessuto imprenditoriale del settore high-tech e loro capacità di enucleare culture di impresa e modelli manageriali. Risultati. Lo studio mette in luce specificità nella caratterizzazione di alcuni driver della competitività del sistema imprenditoriale italiano, in primis rappresentati dalla piccola dimensione e dalla propensione a operare prevalentemente nel mercato interno. Originalità del lavoro. Fornire una mappa aggiornata della competitività e dei fattori di rischio dell’high-tech italiano attraverso la determinazione dei fattori demografici e di performance individuati attraverso lo scouting della letteratura internazionale sulla sopravvivenza di impresa e negli studi manageriali