Il pianto e il sale: due liriche di Riccardo Bacchelli sulla distruzione di Cartagine

Nella lirica Fatti esemplari Bacchelli paragona con levità non priva di serietà il pianto di una contadina per l'annuale uccisione del proprio maiale con le lacrime che versava Scipione Emiliano, mentre distruggeva Cartagine: il comportamento dei due personaggi, pur così distanti per ceto e cultura, è frutto di sincerità e finzione. La lirica Delenda Carthago è uno dei numerosi testi che dall'antichità in poi prendono spunto dalle rovine di città illustri per meditare sul destino di uomini e cose sotto l'urgere di svariate circostanze: guerre o calamità nauturali o il tempo che distrugge tutto. In Bacchelli questo topos, basato sullo spargimento del sale sui resti di Cartagine, acquista un senso di viva partecipazione dell'autore, sgomento di fronte alla barbarie sempre crescente del genere umano.