Il Piemonte in epoca medievale sembra, in assoluto, più ‘leggibile’ se si rinuncia a dargli una storicità geografica, di per se stessa inconsistente, ma se lo si intende invece soltanto come un’area di strade di comunicazione, o meglio di itinerari; la regione, geograficamente disomogenea e politicamente frammentata, rappresentava infatti nel Medioevo una delle principali aree di transito della viabilità europea, essendo attraversata da un fitto reticolo di sistemi viari che, connettendosi alle strade principali, conducevano verso le tradizionali mete di pellegrinaggio: Roma, Gerusalemme e Santiago de Compostela. Attraverso la virtuale ricostruzione di questi antichi itinerari e la mappatura delle diverse testimonianze pittoriche di genere macabro, la comunicazione intende far luce sul rapporto intercorrente fra vie di pellegrinaggio e circuiti di trasmissione della cultura medievale, mettendo in evidenza, attraverso l’analisi dei temi più diffusi e dei reperti meno noti, un lessico iconografico universale che costituiva, lungo le tappe del cammino, un ricorrente “Memento mori”.
Vie di pellegrinaggio e iconografia macabra: circolazione di idee e (corto)circuiti culturali in Piemonte
RAMELLO, Laura
2014-01-01
Abstract
Il Piemonte in epoca medievale sembra, in assoluto, più ‘leggibile’ se si rinuncia a dargli una storicità geografica, di per se stessa inconsistente, ma se lo si intende invece soltanto come un’area di strade di comunicazione, o meglio di itinerari; la regione, geograficamente disomogenea e politicamente frammentata, rappresentava infatti nel Medioevo una delle principali aree di transito della viabilità europea, essendo attraversata da un fitto reticolo di sistemi viari che, connettendosi alle strade principali, conducevano verso le tradizionali mete di pellegrinaggio: Roma, Gerusalemme e Santiago de Compostela. Attraverso la virtuale ricostruzione di questi antichi itinerari e la mappatura delle diverse testimonianze pittoriche di genere macabro, la comunicazione intende far luce sul rapporto intercorrente fra vie di pellegrinaggio e circuiti di trasmissione della cultura medievale, mettendo in evidenza, attraverso l’analisi dei temi più diffusi e dei reperti meno noti, un lessico iconografico universale che costituiva, lungo le tappe del cammino, un ricorrente “Memento mori”.File | Dimensione | Formato | |
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