Scopo del presente lavoro è proporre una lettura antropologica di alcuni aspetti particolarmente significativi emersi dall’indagine e dal censimento sulle arti d’ago nei territori delle Valli di Susa e Sangone. Partiremo da una breve sintesi della principali fasi storiche nell’evoluzione delle arti d’ago piemontesi, in modo da contestualizzare le Valli di Susa e Sangone in un panorama più ampio e articolato, per prendere poi in considerazione le dinamiche che hanno caratterizzato, nel Novecento, i mestieri femminili, con una particolare attenzione per le differenze e le similitudini che possono essere evidenziate tra il contesto valsusino e quello torinese. Ci si concentrerà poi su un oggetto – l’abito tradizionale femminile – che, per la sua natura composita e ricca di elementi simbolici e rituali, meglio di altri si presta ad un’analisi antropologica che ne metta in luce i cambiamenti più recenti nelle forme d’uso, nelle pratiche di confezione e nelle modalità di trasmissione. Infine, con l’ausilio di testimonianze raccolte attraverso le interviste alle testimoni privilegiate, ci si occuperà di far emergere gli aspetti più tipicamente antropologici delle pratiche studiate, ovvero le forme di trasmissione e di acquisizione del sapere artigianale, le differenze di genere e il carattere fortemente relazionale della pratica delle arti d’ago.

Ricamare motivi, tessere relazioni. Spunti antropologici sulle arti d'ago nelle Valli di Susa e Sangone

ZANINI, ROBERTA CLARA
2014-01-01

Abstract

Scopo del presente lavoro è proporre una lettura antropologica di alcuni aspetti particolarmente significativi emersi dall’indagine e dal censimento sulle arti d’ago nei territori delle Valli di Susa e Sangone. Partiremo da una breve sintesi della principali fasi storiche nell’evoluzione delle arti d’ago piemontesi, in modo da contestualizzare le Valli di Susa e Sangone in un panorama più ampio e articolato, per prendere poi in considerazione le dinamiche che hanno caratterizzato, nel Novecento, i mestieri femminili, con una particolare attenzione per le differenze e le similitudini che possono essere evidenziate tra il contesto valsusino e quello torinese. Ci si concentrerà poi su un oggetto – l’abito tradizionale femminile – che, per la sua natura composita e ricca di elementi simbolici e rituali, meglio di altri si presta ad un’analisi antropologica che ne metta in luce i cambiamenti più recenti nelle forme d’uso, nelle pratiche di confezione e nelle modalità di trasmissione. Infine, con l’ausilio di testimonianze raccolte attraverso le interviste alle testimoni privilegiate, ci si occuperà di far emergere gli aspetti più tipicamente antropologici delle pratiche studiate, ovvero le forme di trasmissione e di acquisizione del sapere artigianale, le differenze di genere e il carattere fortemente relazionale della pratica delle arti d’ago.
2014
Aghi, fili e racconti. Ricami, arti d'ago, abiti e corredo tradizionale nelle Valli di Susa e Sangone tra Ottocento e Novecento
Edizioni del Graffio
71
88
9788895057392
ricami tradizionali; trasmissione sapere; Antropologia culturale
Roberta Clara Zanini
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/150759
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