Abstract Nel corso degli ultimi anni, si è andata sempre affermando la necessità di valutare l'impatto che le imprese (pubbliche e private, for profit e nonprofit) hanno sull'ambiente di riferimento dal punto di vista sociale. Di pari passo, la letteratura esistente si è arricchita di studi e ricerche condotte sia dall’accademia (Epstein e Yuthas, 2012, 2014; Grieco et al., 2014) sia da practitionners e gruppi di ricerca internazionali (Groupe d'experts de la Commission sur l'entrepreneuriat social – EU commission (GECES); Social Impact Investment Task Force – G8; Committee for Industry Innovation and Entrepreneurship – OECD (CIIE)). Il presente lavoro tenta di fornire più spunti di riflessione, sulla base di modelli tassonomici già esistenti e su ragionamenti condivisi, evidenziando elementi di criticità e opportunità di miglioramento. Il contributo si configura come discussion paper, pertanto verranno presi in esame gli apporti provenienti dalla letteratura nazionale e internazionale, contestualizzando lo stato dell’arte del social impact measurement e la sua correlazione con le più importanti teorie riconosciute a livello internazionale. Tale obiettivo sarà perseguito osservando il metodo delle “6 W”: • cosa si intende misurare (WHAT?), • a quale scopo (WHY?), • con quali modalità, strumenti, livello di complessità (HOW?), • su quale orizzonte temporale e con quale frequenza (WHEN?), • da quale punto di vista e da parte di quale utente (WHO?), • su quali grandezze o aspetti dell'impatto (WHERE?). La risposta a queste domande verrà fornita attraverso una discussione ragionata dello stato dell’arte, e in secondo luogo, attraverso la proposizione di aspetti di miglioramento e di ulteriore lettura dei modelli esistenti. Una volta effettuata l'analisi tassonomica potrà infine essere generata una proposta di algoritmo decisionale attraverso il quale l'impresa (WHO) potrà scegliere lo strumento più idoneo al proprio scopo (WHY), avendo anche riguardo della comparabilità della misurazione e della sua comprensibilità in termini relativi da parte di terzi soggetti (investitori, Pubbliche Amministrazioni, competitors, utenti, ecc.) alla luce dell'ambiente di riferimento e della diffusione (legittimazione) dello strumento.
L'estensione dell'Impatto Sociale: un'analisi con il metodo delle “6 W”
CORAZZA, LAURA;MIGLIAVACCA, ALESSANDRO;CORTESE, DAMIANO;LONGO, MARIANGELA
2015-01-01
Abstract
Abstract Nel corso degli ultimi anni, si è andata sempre affermando la necessità di valutare l'impatto che le imprese (pubbliche e private, for profit e nonprofit) hanno sull'ambiente di riferimento dal punto di vista sociale. Di pari passo, la letteratura esistente si è arricchita di studi e ricerche condotte sia dall’accademia (Epstein e Yuthas, 2012, 2014; Grieco et al., 2014) sia da practitionners e gruppi di ricerca internazionali (Groupe d'experts de la Commission sur l'entrepreneuriat social – EU commission (GECES); Social Impact Investment Task Force – G8; Committee for Industry Innovation and Entrepreneurship – OECD (CIIE)). Il presente lavoro tenta di fornire più spunti di riflessione, sulla base di modelli tassonomici già esistenti e su ragionamenti condivisi, evidenziando elementi di criticità e opportunità di miglioramento. Il contributo si configura come discussion paper, pertanto verranno presi in esame gli apporti provenienti dalla letteratura nazionale e internazionale, contestualizzando lo stato dell’arte del social impact measurement e la sua correlazione con le più importanti teorie riconosciute a livello internazionale. Tale obiettivo sarà perseguito osservando il metodo delle “6 W”: • cosa si intende misurare (WHAT?), • a quale scopo (WHY?), • con quali modalità, strumenti, livello di complessità (HOW?), • su quale orizzonte temporale e con quale frequenza (WHEN?), • da quale punto di vista e da parte di quale utente (WHO?), • su quali grandezze o aspetti dell'impatto (WHERE?). La risposta a queste domande verrà fornita attraverso una discussione ragionata dello stato dell’arte, e in secondo luogo, attraverso la proposizione di aspetti di miglioramento e di ulteriore lettura dei modelli esistenti. Una volta effettuata l'analisi tassonomica potrà infine essere generata una proposta di algoritmo decisionale attraverso il quale l'impresa (WHO) potrà scegliere lo strumento più idoneo al proprio scopo (WHY), avendo anche riguardo della comparabilità della misurazione e della sua comprensibilità in termini relativi da parte di terzi soggetti (investitori, Pubbliche Amministrazioni, competitors, utenti, ecc.) alla luce dell'ambiente di riferimento e della diffusione (legittimazione) dello strumento.File | Dimensione | Formato | |
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