A partire dal 2011 è in corso un progetto di ca- ratterizzazione composizionale della monetazio- ne preromana dell’Italia settentrionale, di cui si è già data parziale comunicazione. Le misure, coordinate dal Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino, sono state eseguite con la tecnica della diffrazione neutronica presso la stazione sperimentale INES, si- tuata presso il Rutherford-Appleton Laboratory di Chilton-Didcot (Oxford, UK). Le monete analizzate, al momento circa 30, pro- vengono dai ripostigli di Casale Monferrato/Balzo- la (AL), Serra Riccò (GE) e Biandrate (NO), oltre che dalle collezioni storiche del Museo di Antichi- tà e dell’Armeria Reale di Torino. Al fine di otte- nere un quadro generale della composizione della monetazione cisalpina d’argento, sono state sele- zionate le principali tipologie del nominale mag- giore (dracma), per ognuna delle quali sono stati analizzati più esemplari. L’obiettivo principale è lo studio dell’evoluzione del contenuto di fino nelle diverse emissioni, al fine di verificare se, accanto al décalage ponderale che caratterizza questa mo- netazione fosse presente anche una svalutazione dovuta alla diminuzione del me- tallo prezioso nel corso del tempo. I dati composi- zionali di cui si disponeva fino ad oggi erano infatti limitati a quelli riportati da Andrea Pautasso nella sua fondamentale opera sulla monetazione cisalpi- na, relativi esclusivamente a tre esemplari provenienti dal tesoro di Manerbio (BS). Si fornisce qui in forma preliminare un primo quadro generale emerso dalle misure, che sarà oggetto di approfondimenti ulteriori. Un discorso a parte riguarda le frazioni di dracma, al momento ancora in corso di analisi e quindi non presentate in questa sede.
Medagliere. Monetazione preromana dell’Italia settentrionale: primi risultati di analisi per di razione neutronica
CORSI, JACOPO;LO GIUDICE, Alessandro;RE, ALESSANDRO
2014-01-01
Abstract
A partire dal 2011 è in corso un progetto di ca- ratterizzazione composizionale della monetazio- ne preromana dell’Italia settentrionale, di cui si è già data parziale comunicazione. Le misure, coordinate dal Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino, sono state eseguite con la tecnica della diffrazione neutronica presso la stazione sperimentale INES, si- tuata presso il Rutherford-Appleton Laboratory di Chilton-Didcot (Oxford, UK). Le monete analizzate, al momento circa 30, pro- vengono dai ripostigli di Casale Monferrato/Balzo- la (AL), Serra Riccò (GE) e Biandrate (NO), oltre che dalle collezioni storiche del Museo di Antichi- tà e dell’Armeria Reale di Torino. Al fine di otte- nere un quadro generale della composizione della monetazione cisalpina d’argento, sono state sele- zionate le principali tipologie del nominale mag- giore (dracma), per ognuna delle quali sono stati analizzati più esemplari. L’obiettivo principale è lo studio dell’evoluzione del contenuto di fino nelle diverse emissioni, al fine di verificare se, accanto al décalage ponderale che caratterizza questa mo- netazione fosse presente anche una svalutazione dovuta alla diminuzione del me- tallo prezioso nel corso del tempo. I dati composi- zionali di cui si disponeva fino ad oggi erano infatti limitati a quelli riportati da Andrea Pautasso nella sua fondamentale opera sulla monetazione cisalpi- na, relativi esclusivamente a tre esemplari provenienti dal tesoro di Manerbio (BS). Si fornisce qui in forma preliminare un primo quadro generale emerso dalle misure, che sarà oggetto di approfondimenti ulteriori. Un discorso a parte riguarda le frazioni di dracma, al momento ancora in corso di analisi e quindi non presentate in questa sede.File | Dimensione | Formato | |
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