Cointeressenza, associazione in partecipazione o società?

In questo lavoro, prendendo spunto dalla sentenza di Cassazione pubblicata, si esaminano a ritroso anche le pronunce precedenti, rappresentate da un lodo arbitrale iniziale ed una sentenza d’appello, nonché l’originario contratto che ha dato origine alla vicenda. Ciò allo scopo di ricostruire una fattispecie concreta di non agevole identificazione, qualificata dai giudici come “cointeressenza” (benché di diverso tipo a seconda dei gradi di giudizio), ma che in realtà le parti sembrano aver strutturato in origine come società in nome collettivo, nonostante che le esigenze da esse manifestate avrebbero richiesto preferenzialmente la forma dell’associazione in partecipazione. Con l'occasione si discutono le differenze fra questi tre contratti, quelle fra cointeressenza "propria" e "impropria" e si formulano infine alcuni rilievi sui limiti delle analisi "semplificate" delle vicende giurisprudenziali.