L’articolo approfondisce il tema dello svolgimento dei processi costituenti, condotti in via formale attraverso l’operato di un organo espressione della volontà popolare, il cui esito è la produzione di una Costituzione scritta. Lo spunto è dato dal libro Argomentare e negoziare, in cui Jon Elster esamina i dibattiti costituenti settecenteschi svoltisi a Filadelfia e a Parigi, proponendo un abbozzo di schema teorico in cui potrebbero essere articolati tali dibattiti. Proprio partendo da tale schema, l’articolo si propone di verificare se la riflessione elsteriana possa essere trasformata in qualche cosa di teoricamente più impegnativo, applicabile non solo agli avvenimenti costituzionali svoltisi oltre duecento anni fa, ma anche alle Costituzioni contemporanee. A tal fine, dopo aver brevemente introdotto i principali concetti teorici chiamati in causa (paragrafi 1 e 2) e delineato lo schema elsteriano (paragrafo 3) si proverà a verificarne la plausibilità applicandolo al processo costituente svoltosi in Italia tra il 25 luglio 1943 e il 31 dicembre 1947 (paragrafi 4-10). In conclusione (paragrafo 11) si proporranno due considerazioni: (1) la sostanziale tenuta dello schema teorico elsteriano, sia pure con qualche scostamento non del tutto secondario, e (2) l’insufficienza di concentrare le analisi di teoria dell’argomentazione alla sola fase della discussione assembleare (come fa Elster), dal momento che molte decisioni fondamentali per l’esito del processo costituente hanno a che fare con la previa definizione dei poteri dell’Assemblea e delle procedure che in essa dovranno essere seguite (e, dunque, con discussioni che precedono la discussione costituente).
La teoria elsteriana dei processi costituenti alla prova
PALLANTE, FRANCESCO
2014-01-01
Abstract
L’articolo approfondisce il tema dello svolgimento dei processi costituenti, condotti in via formale attraverso l’operato di un organo espressione della volontà popolare, il cui esito è la produzione di una Costituzione scritta. Lo spunto è dato dal libro Argomentare e negoziare, in cui Jon Elster esamina i dibattiti costituenti settecenteschi svoltisi a Filadelfia e a Parigi, proponendo un abbozzo di schema teorico in cui potrebbero essere articolati tali dibattiti. Proprio partendo da tale schema, l’articolo si propone di verificare se la riflessione elsteriana possa essere trasformata in qualche cosa di teoricamente più impegnativo, applicabile non solo agli avvenimenti costituzionali svoltisi oltre duecento anni fa, ma anche alle Costituzioni contemporanee. A tal fine, dopo aver brevemente introdotto i principali concetti teorici chiamati in causa (paragrafi 1 e 2) e delineato lo schema elsteriano (paragrafo 3) si proverà a verificarne la plausibilità applicandolo al processo costituente svoltosi in Italia tra il 25 luglio 1943 e il 31 dicembre 1947 (paragrafi 4-10). In conclusione (paragrafo 11) si proporranno due considerazioni: (1) la sostanziale tenuta dello schema teorico elsteriano, sia pure con qualche scostamento non del tutto secondario, e (2) l’insufficienza di concentrare le analisi di teoria dell’argomentazione alla sola fase della discussione assembleare (come fa Elster), dal momento che molte decisioni fondamentali per l’esito del processo costituente hanno a che fare con la previa definizione dei poteri dell’Assemblea e delle procedure che in essa dovranno essere seguite (e, dunque, con discussioni che precedono la discussione costituente).File | Dimensione | Formato | |
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