Questo studio si propone di registrare gli esiti del decostruzionismo a vent'anni dalla pubblicazione dei primi saggi di Jacques Derrida e di Jean-Francois Lyotard, e dieci dopo il loro ingresso nella teoria statunitense della letteratura. Si tratta, in primo luogo, di definire i sensi e gli ambiti disciplinari in cui si parla di decostruzionismo; poi di discutere lo sviluppo della riflessione di Derrida e di Lyotard (rapporti con la tradizione filosofica, e in particolare con l'ermeneutica; confronto con le scienze umane), infine, di tracciare una prima fenomenologia del "testualismo americano" nato dal post-strutturalismo francese ("Yale Critics", "distruzionismo", "paracriticism", ricerche genealogiche). L'analisi comporta un certo mélange disciplinare - filosofia, teoria della letteratura, Humanities in genere. Ciò è dovuto sia a esigenze obiettive e istituzionali (quanto nella tradizione "continentale" viene considerato "filosofia" nella cultura anglosassone - discusso per lo più nei dipartimenti di letteratura), sia a una scelta ermeneutica deliberata, secondo la quale il decostruzionismo rivela la sua intera portata solo se confrontato con il vasto terreno delle sue applicazioni.
La svolta testuale. Il decostruzionismo in Derrida, Lyotard, gli "Yale Critics"
FERRARIS, Maurizio
1984-01-01
Abstract
Questo studio si propone di registrare gli esiti del decostruzionismo a vent'anni dalla pubblicazione dei primi saggi di Jacques Derrida e di Jean-Francois Lyotard, e dieci dopo il loro ingresso nella teoria statunitense della letteratura. Si tratta, in primo luogo, di definire i sensi e gli ambiti disciplinari in cui si parla di decostruzionismo; poi di discutere lo sviluppo della riflessione di Derrida e di Lyotard (rapporti con la tradizione filosofica, e in particolare con l'ermeneutica; confronto con le scienze umane), infine, di tracciare una prima fenomenologia del "testualismo americano" nato dal post-strutturalismo francese ("Yale Critics", "distruzionismo", "paracriticism", ricerche genealogiche). L'analisi comporta un certo mélange disciplinare - filosofia, teoria della letteratura, Humanities in genere. Ciò è dovuto sia a esigenze obiettive e istituzionali (quanto nella tradizione "continentale" viene considerato "filosofia" nella cultura anglosassone - discusso per lo più nei dipartimenti di letteratura), sia a una scelta ermeneutica deliberata, secondo la quale il decostruzionismo rivela la sua intera portata solo se confrontato con il vasto terreno delle sue applicazioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.