La valorizzazione delle produzioni agroalimentari europee in aree svantaggiate: l’indicazione facoltativa di qualità “prodotto di montagna”

L’ULTIMO REGOLAMENTO EUROPEO DEDICATO AI REGIMI DI QUALITÀ DEI PRODOTTI AGRICOLI E ALIMENTARI, OLTRE A RIMARCARE L’IMPORTANZA DEGLI ORMAI CONSOLIDATI SCHEMI CERTIFICATIVI DEDICATI ALLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE ED ALLE SPECIALITÀ TRADIZIONALI (DOP, IGP, STG), RINNOVA L’IMPORTANZA DELL’ORIGINE COINVOLGENDO ANCHE LE AREE RURALI. IL LEGISLATORE EUROPEO HA EVIDENZIATO INFATTI LA NECESSITÀ DI VALORIZZARE IN MANIERA DIRETTA LE AREE MONTANE E INSULARI INTRODUCENDO LE “INDICAZIONI FACOLTATIVE DI QUALITÀ”. IN PARTICOLARE, NELLA SPERANZA DI REALIZZARE UNO STRUMENTO UTILE AGLI OSA UBICATI IN AREE MONTANE, IL LEGISLATORE HA INTRODOTTO LA DICITURA “PRODOTTO DI MONTAGNA”. LE DISPOSIZIONI DEL “PACCHETTO QUALITÀ” SONO STATE INTERPRETATE DALLA COMMISSIONE EUROPEA E TRADOTTE NEL REGOLAMENTO DELEGATO UE N. 665/2014 CHE, DI FATTO, IDENTIFICA I REQUISITI NECESSARI PER POTER UTILIZZARE TALE DICITURA. SECONDO GLI ATTUALI ORIENTAMENTI, TALE INDICAZIONE PORTA ALLA REALIZZAZIONE DI UNO SCHEMA DI ETICHETTATURA CHE CONSENTIREBBE AGLI OPERATORI DI MONTAGNA VIRTUOSI L’UTILIZZO NELLA FASE DI COMMERCIALIZZAZIONE DELLA DICITURA “PRODOTTO DI MONTAGNA”. ALLA LUCE DI QUANTO SOPRARIPORTATO, LO SCOPO DI QUESTO LAVORO CONSISTE NEL VALUTARE PRELIMINARMENTE LA PERCEZIONE DEI PRODOTTI DI MONTAGNA DA PARTE DI GIOVANI CONSUMATORI IN RELAZIONE ALLE FILIERE AGRICOLE FINALIZZATE ALLA PRODUZIONE DI VINO E DI OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA.