Coridothymus capitatus (L.) Richb.f. e' una pianta aromatica, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, comune nelle regioni piu' aride dell’area Mediterranea, compresa la Sicilia (Pignatti, 2011). Le foglie di questo arbusto producono oli essenziali (OE), ricchi in polifenoli, importanti per l’industria cosmetica, farmaceutica e alimentare (Karousou, et al., 2005, Goren et al., 2003). Scopo di questo lavoro e' stato quello di saggiare l’attivita' antimicrobica dell’idrolato di C. capitatus (L.) e paragonarla all’efficacia dell’OE. L’idrolato, ottenuto mediante distillazione in corrente di vapore, conteneva una concentrazione di OE pari allo 0,6%. I microrganismi test utilizzati sono stati batteri Gram-positivi e Gram-negativi: Staphylococcus aureus ATCC 6538P, S.epidermidis ATCC 34984, Listeria monocytogenes ATCC 13932, Bacillus subtilis ATCC 6633, Pseudomonas aeruginosa ATCC 9027, isolati clinici MRSA, ceppi di L. monocytogenes isolati da alimenti, e lieviti sia ATCC che di isolamento clinico: Candida albicans ATCC 90028, C.glabrata ATCC 90030, C.krusei, C.tropicalis, C.parapsilosis, C.guillermondii, C.valida, C.kefyr, C.lusitaniae, C.norvegensis. La Minima Concentrazione Inibente (MIC%) di batteri e lieviti e la Minima Concentrazione Battericida (MBC%) e Fungicida (MFC%) sono state determinate secondo le linee guida CLSI 2011. L’analisi fitochimica e' stata eseguita mediante analisi gas cromatografiche GC-FID. I valori di MIC dell’idrolato sui batteri, calcolati in termini di OE presente allo 0,6%, erano compresi tra lo 0,075% e lo 0,15% (v/v), quelli dell’MBC tra lo 0,075% e lo 0,3% v/v, escluso P. aeruginosa (> 0,3% v/v); per i lieviti i valori di MIC erano compresi tra 0,0375 e 0.3% (v/v), mentre quelli dell’MFC sono risultati uguali o superiori di una diluizione alla MIC, suggerendo un’azione fungicida dell’idrolato. I valori di MIC dell’OE sui batteri erano compresi tra lo 0,031% e lo 0,125% (v/v), quelli dell’MBC tra lo 0.062% e lo 0,125% (v/v), escluso P. aeruginosa (> 2% v/v); i valori di MIC e MFC sui lieviti erano compresi tra lo 0,062% e lo 0,250% (v/v). I principali componenti dell’idrolato, rilevati dall’analisi fitochimica, sono stati: carvacrolo (90,74%), p-cymene (2,10%) e β-caryophyllene (1,58%); nell’olio: carvacrolo (73,06%), β-caryophyllene (5,54%), γ-terpinene (3,95%), myrcene (1,82%), α-terpinene (1,28%) e linalolo (1,11%). L’idrolato ha dimostrato di essere efficace sia sui batteri che sui lieviti, anche su C.glabrata e C.krusei, specie usualmente resistenti ai farmaci convenzionali. L’elevata concentrazione di carvacrolo rilevata, sia nell’idrolato che nell’OE, probabilmente ha mantenuto nell’idrolato un’attivita' antimicrobica elevata, simile a quella dell’OE. L’efficacia dimostrata dall’idrolato di C.capitatus verso i microrganismi saggiati suggerisce il suo potenziale uso come agente antibatterico ed antifungino.
Attività antimicrobica dell'idrolato di Coridothymus capitatus (L.) Richb.F. (Lamiaceae) di Sicilia
MANDRAS, Narcisa;TULLIO, Viviana Cristina
2014-01-01
Abstract
Coridothymus capitatus (L.) Richb.f. e' una pianta aromatica, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, comune nelle regioni piu' aride dell’area Mediterranea, compresa la Sicilia (Pignatti, 2011). Le foglie di questo arbusto producono oli essenziali (OE), ricchi in polifenoli, importanti per l’industria cosmetica, farmaceutica e alimentare (Karousou, et al., 2005, Goren et al., 2003). Scopo di questo lavoro e' stato quello di saggiare l’attivita' antimicrobica dell’idrolato di C. capitatus (L.) e paragonarla all’efficacia dell’OE. L’idrolato, ottenuto mediante distillazione in corrente di vapore, conteneva una concentrazione di OE pari allo 0,6%. I microrganismi test utilizzati sono stati batteri Gram-positivi e Gram-negativi: Staphylococcus aureus ATCC 6538P, S.epidermidis ATCC 34984, Listeria monocytogenes ATCC 13932, Bacillus subtilis ATCC 6633, Pseudomonas aeruginosa ATCC 9027, isolati clinici MRSA, ceppi di L. monocytogenes isolati da alimenti, e lieviti sia ATCC che di isolamento clinico: Candida albicans ATCC 90028, C.glabrata ATCC 90030, C.krusei, C.tropicalis, C.parapsilosis, C.guillermondii, C.valida, C.kefyr, C.lusitaniae, C.norvegensis. La Minima Concentrazione Inibente (MIC%) di batteri e lieviti e la Minima Concentrazione Battericida (MBC%) e Fungicida (MFC%) sono state determinate secondo le linee guida CLSI 2011. L’analisi fitochimica e' stata eseguita mediante analisi gas cromatografiche GC-FID. I valori di MIC dell’idrolato sui batteri, calcolati in termini di OE presente allo 0,6%, erano compresi tra lo 0,075% e lo 0,15% (v/v), quelli dell’MBC tra lo 0,075% e lo 0,3% v/v, escluso P. aeruginosa (> 0,3% v/v); per i lieviti i valori di MIC erano compresi tra 0,0375 e 0.3% (v/v), mentre quelli dell’MFC sono risultati uguali o superiori di una diluizione alla MIC, suggerendo un’azione fungicida dell’idrolato. I valori di MIC dell’OE sui batteri erano compresi tra lo 0,031% e lo 0,125% (v/v), quelli dell’MBC tra lo 0.062% e lo 0,125% (v/v), escluso P. aeruginosa (> 2% v/v); i valori di MIC e MFC sui lieviti erano compresi tra lo 0,062% e lo 0,250% (v/v). I principali componenti dell’idrolato, rilevati dall’analisi fitochimica, sono stati: carvacrolo (90,74%), p-cymene (2,10%) e β-caryophyllene (1,58%); nell’olio: carvacrolo (73,06%), β-caryophyllene (5,54%), γ-terpinene (3,95%), myrcene (1,82%), α-terpinene (1,28%) e linalolo (1,11%). L’idrolato ha dimostrato di essere efficace sia sui batteri che sui lieviti, anche su C.glabrata e C.krusei, specie usualmente resistenti ai farmaci convenzionali. L’elevata concentrazione di carvacrolo rilevata, sia nell’idrolato che nell’OE, probabilmente ha mantenuto nell’idrolato un’attivita' antimicrobica elevata, simile a quella dell’OE. L’efficacia dimostrata dall’idrolato di C.capitatus verso i microrganismi saggiati suggerisce il suo potenziale uso come agente antibatterico ed antifungino.
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