Gli oli essenziali (OE), che possiedono molte proprieta' farmacologiche, risultano tra i piu' importanti agenti antimicrobici naturali, e potrebbero rappresentare un’alternativa terapeutica molto attraente, di supporto ai comuni farmaci antifungini nel trattamento delle infezioni da lieviti e da miceti filamentosi. Anche se sono ormai note sia l'attivita' antimicrobica degli OE, che il loro uso empirico a scopi terapeutici, queste sostanze non potranno essere considerate dei validi “farmaci” di supporto a quelli tradizionali, fino a quando non si otterranno risultati scientifici che ne confermino l’attivita' terapeutica ipotizzata. Inoltre, poiche' sia il numero degli OE disponibili che le specie di miceti da considerare per la valutazione microbiologica e' molto ampio, non e' possibile generalizzare l’attivita' antimicrobica degli OE, in quanto i miceti, lieviti e filamentosi, hanno caratteristiche diversificate. Scopo di questo lavoro e' stato valutare l'attivita' antifungina di numerosi OE di diversa origine nei confronti di specie di lieviti e miceti filamentosi. Gli oli saggiati sono stati: finocchio, chiodi di garofano, lavanda, melissa, pino, salvia, timo, rosmarino, melaleuca, canfora, eucalipto, origano, menta di Pancalieri, e altri. I lieviti presi in considerazione, di isolamento clinico, appartenevano a specie del genere Candida (C.albicans, C.glabrata, C.krusei, C.valida, C.lusitaniae, C.parapsilosis, C.norvegensis, C.tropicalis, C.guilliermondi, C.kefyr) e non-Candida (Kloeckera japonica, Sporobolomyces salmonicolor, Pichia carsonii, Saccharomyces cerevisiae). Tra i miceti filamentosi sono state valutate specie di isolamento clinico e ambientale (dermatofiti, zigomiceti, Fusarium spp., penicilli, aspergilli, funghi demaziacei e altri miceti ialini). Anche se ad oggi non esistono metodiche convalidate dalla comunita' scientifica per valutare l’attivita' antifungina degli OE, essa e' stata determinata utilizzando il metodo della microdiluizione scalare in brodo, secondo le specifiche del CLSI e modificato per alcuni funghi. I dati osservati indicano in generale una buona attivita' antifungina degli OE saggiati nei confronti dei diversi ceppi (ad eccezione degli zigomiceti), variabile, tuttavia, a seconda dell'olio e della sua origine, e in base alla specie fungina analizzata. Questi risultati confermano quindi la necessita' di identificare accuratamente il micete in esame e di valutare sempre l’attivita' antimicrobica degli oli, in quanto anche quelli piu' efficaci non necessariamente sono attivi nei confronti di tutti i miceti.
Attività antifungina degli oli essenziali: dalle conoscenze empiriche alla verifica scientifica.
TULLIO, Viviana Cristina;MANDRAS, Narcisa;SCALAS, Daniela;ROANA, Janira;ALLIZOND, VALERIA;BANCHE, Giuliana;CUFFINI, Annamaria
2014-01-01
Abstract
Gli oli essenziali (OE), che possiedono molte proprieta' farmacologiche, risultano tra i piu' importanti agenti antimicrobici naturali, e potrebbero rappresentare un’alternativa terapeutica molto attraente, di supporto ai comuni farmaci antifungini nel trattamento delle infezioni da lieviti e da miceti filamentosi. Anche se sono ormai note sia l'attivita' antimicrobica degli OE, che il loro uso empirico a scopi terapeutici, queste sostanze non potranno essere considerate dei validi “farmaci” di supporto a quelli tradizionali, fino a quando non si otterranno risultati scientifici che ne confermino l’attivita' terapeutica ipotizzata. Inoltre, poiche' sia il numero degli OE disponibili che le specie di miceti da considerare per la valutazione microbiologica e' molto ampio, non e' possibile generalizzare l’attivita' antimicrobica degli OE, in quanto i miceti, lieviti e filamentosi, hanno caratteristiche diversificate. Scopo di questo lavoro e' stato valutare l'attivita' antifungina di numerosi OE di diversa origine nei confronti di specie di lieviti e miceti filamentosi. Gli oli saggiati sono stati: finocchio, chiodi di garofano, lavanda, melissa, pino, salvia, timo, rosmarino, melaleuca, canfora, eucalipto, origano, menta di Pancalieri, e altri. I lieviti presi in considerazione, di isolamento clinico, appartenevano a specie del genere Candida (C.albicans, C.glabrata, C.krusei, C.valida, C.lusitaniae, C.parapsilosis, C.norvegensis, C.tropicalis, C.guilliermondi, C.kefyr) e non-Candida (Kloeckera japonica, Sporobolomyces salmonicolor, Pichia carsonii, Saccharomyces cerevisiae). Tra i miceti filamentosi sono state valutate specie di isolamento clinico e ambientale (dermatofiti, zigomiceti, Fusarium spp., penicilli, aspergilli, funghi demaziacei e altri miceti ialini). Anche se ad oggi non esistono metodiche convalidate dalla comunita' scientifica per valutare l’attivita' antifungina degli OE, essa e' stata determinata utilizzando il metodo della microdiluizione scalare in brodo, secondo le specifiche del CLSI e modificato per alcuni funghi. I dati osservati indicano in generale una buona attivita' antifungina degli OE saggiati nei confronti dei diversi ceppi (ad eccezione degli zigomiceti), variabile, tuttavia, a seconda dell'olio e della sua origine, e in base alla specie fungina analizzata. Questi risultati confermano quindi la necessita' di identificare accuratamente il micete in esame e di valutare sempre l’attivita' antimicrobica degli oli, in quanto anche quelli piu' efficaci non necessariamente sono attivi nei confronti di tutti i miceti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.