L’individuazione delle proprietà biologiche (antimicrobiche, antitumorali, immunomodulanti e antinfiammatorie) delle sostanze di origine naturale è in progressiva crescita per diverse ragioni culturali, scientifiche ed economiche. Lo studio di queste proprietà biologiche è alla base della ricerca di prodotti in grado di agire nei confronti di diversi microrganismi responsabili di malattie infettive nell’uomo e negli animali, per cercare anche di rispondere alla crescente resistenza ai farmaci antimicrobici convenzionali osservata nei microrganismi patogeni. Attualmente un grande numero di oli essenziali e i loro costituenti sono stati ben caratterizzati in vitro per la loro attività nei confronti di diversi microrganismi, e potrebbero rappresentare un’alternativa terapeutica molto attraente, di supporto ai comuni farmaci antimicrobici nel trattamento delle infezioni da batteri, miceti e virus. Anche se molti oli vengono già usati empiricamente in campo medico e veterinario per la cura di numerose patologie infettive, soprattutto batteriche e virali e, più raramente, fungine, l’utilizzo terapeutico degli oli necessita di ulteriori studi per approfondire i dati microbiologico-clinici finora ottenuti che, pur promettenti, sono spesso insufficienti e non basati sull’uso di metodologie convalidate e di modelli sperimentali con buona predittività per l’uso clinico. Poiché l’efficacia terapeutica di un agente antimicrobico non dipende solo dalla sua azione sul microrganismo ma anche dall’influenza esercitata sulle difese immunitarie dell’ospite, un altro aspetto da considerare è quello che riguarda le interazioni che si instaurano tra agenti terapeutici, microrganismi, e sistema immunitario dell’ospite per favorire farmaci in grado di stimolare i meccanismi di difesa dell’ospite o per lo meno di non interferire negativamente con essi. La letteratura riporta risultati molto incoraggianti sull’influenza degli oli essenziali sul sistema immunitario dell’ospite ma essi sono tuttavia ancora frammentari e incompleti e riguardano per lo più studi in vitro o sugli animali. Gli oli essenziali, benché diano minori effetti collaterali dei farmaci, non sono innocui e la loro attività deve essere accompagnata da verifiche scientifiche convalidate. Ne consegue che queste sostanze, pur possedendo un promettente potenziale applicativo, non potranno essere considerati dei validi “farmaci” di supporto a quelli tradizionali, fino a quando non si otterranno risultati scientifici che ne confermino l’attività terapeutica ipotizzata. Attualmente la ricerca si sta orientando anche verso la valutazione dell’attività antimicrobica degli oli essenziali usati da soli o in combinazione con farmaci già impiegati in terapia per aumentarne l’efficacia e/o diminuire gli effetti collaterali negativi. Infine, un nuovo campo di interesse per queste sostanze è rivolto all’utilizzo delle nanotecnologie, per la messa a punto di sistemi di drug delivery volti a migliorarne la biodisponibilità, la bassa solubilità, l’aroma e la conservazione a lungo termine.

Gli oli essenziali nelle infezioni microbiche: presente e futuro prossimo

TULLIO, Viviana Cristina
2015-01-01

Abstract

L’individuazione delle proprietà biologiche (antimicrobiche, antitumorali, immunomodulanti e antinfiammatorie) delle sostanze di origine naturale è in progressiva crescita per diverse ragioni culturali, scientifiche ed economiche. Lo studio di queste proprietà biologiche è alla base della ricerca di prodotti in grado di agire nei confronti di diversi microrganismi responsabili di malattie infettive nell’uomo e negli animali, per cercare anche di rispondere alla crescente resistenza ai farmaci antimicrobici convenzionali osservata nei microrganismi patogeni. Attualmente un grande numero di oli essenziali e i loro costituenti sono stati ben caratterizzati in vitro per la loro attività nei confronti di diversi microrganismi, e potrebbero rappresentare un’alternativa terapeutica molto attraente, di supporto ai comuni farmaci antimicrobici nel trattamento delle infezioni da batteri, miceti e virus. Anche se molti oli vengono già usati empiricamente in campo medico e veterinario per la cura di numerose patologie infettive, soprattutto batteriche e virali e, più raramente, fungine, l’utilizzo terapeutico degli oli necessita di ulteriori studi per approfondire i dati microbiologico-clinici finora ottenuti che, pur promettenti, sono spesso insufficienti e non basati sull’uso di metodologie convalidate e di modelli sperimentali con buona predittività per l’uso clinico. Poiché l’efficacia terapeutica di un agente antimicrobico non dipende solo dalla sua azione sul microrganismo ma anche dall’influenza esercitata sulle difese immunitarie dell’ospite, un altro aspetto da considerare è quello che riguarda le interazioni che si instaurano tra agenti terapeutici, microrganismi, e sistema immunitario dell’ospite per favorire farmaci in grado di stimolare i meccanismi di difesa dell’ospite o per lo meno di non interferire negativamente con essi. La letteratura riporta risultati molto incoraggianti sull’influenza degli oli essenziali sul sistema immunitario dell’ospite ma essi sono tuttavia ancora frammentari e incompleti e riguardano per lo più studi in vitro o sugli animali. Gli oli essenziali, benché diano minori effetti collaterali dei farmaci, non sono innocui e la loro attività deve essere accompagnata da verifiche scientifiche convalidate. Ne consegue che queste sostanze, pur possedendo un promettente potenziale applicativo, non potranno essere considerati dei validi “farmaci” di supporto a quelli tradizionali, fino a quando non si otterranno risultati scientifici che ne confermino l’attività terapeutica ipotizzata. Attualmente la ricerca si sta orientando anche verso la valutazione dell’attività antimicrobica degli oli essenziali usati da soli o in combinazione con farmaci già impiegati in terapia per aumentarne l’efficacia e/o diminuire gli effetti collaterali negativi. Infine, un nuovo campo di interesse per queste sostanze è rivolto all’utilizzo delle nanotecnologie, per la messa a punto di sistemi di drug delivery volti a migliorarne la biodisponibilità, la bassa solubilità, l’aroma e la conservazione a lungo termine.
2015
Giornate Formative SIROE - Oli essenziali in clinica: nuovi orizzonti
Aula Carle AO ordine Mauriziano - Torino
2 ottobre 2015
SLIDES Giornate Formative SIROE - Oli essenziali in clinica: nuovi orizzonti
1
22
www.siroe.it/atti
Batteri, miceti, attività in vitro oli essenziali, oli essenziali e sistema immunitario
Tullio, V
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
TULLIO_Giornate formative Torino 2 ottobre 2015 97-2003.pdf

Accesso aperto

Tipo di file: MATERIALE NON BIBLIOGRAFICO
Dimensione 4.89 MB
Formato Adobe PDF
4.89 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1570871
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact