Benché le singole parti della Compilazione giustinianea seguissero un ordine espositivo solo lievemente modificato rispetto alla tradizione, da un lato dell'editto pretorio (Digesto e Codice), dall'altro del manuale gaiano (Istituzioni), alcune materie (ad esempio, matrimonio, tutela, contratti consensuali, eredità e legati) erano trattate pressoché unitariamente in entrambe le serie espositive. Questo fatto permise nel sec. VIII ai compilatori dell'Ecloga di rivoluzionare la sequenza sistematica, impostandola da un lato sulla formazione di una famiglia e sulle sue vicende (sponsali, matrimonio, dote, donazioni, successioni, orfani inpuberi o minori, manomissioni), dall'altro sui contratti e infine su argomenti di maggior rilievo pubblico: testimoni e transazioni, militari o funzionari o ecclesiastici che fossero in potestà del padre, illeciti penali, ripartizione del bottino di guerra. Tale ordine, pensato per facilitare il reperimento della normativa da parte di persone non esperte di diritto, venne sostanzialmente conservato (salvo varianti di cui si tenta una spiegazione), alla fine del secolo IX o agli inizi di quello successivo, nel Prochiron e, a parte la premessa di alcuni temi di diritto pubblico o ecclesiastico, anche nell'Eisagoge, il cui rapporto cronologico con il Prochiron è discusso. Solo la grande compilazione dei "60 libri" o Basilici segue fondamentalmente l'ordine del "Codex Iustinianus". Il recupero pressoché integrale della Compilazione giustinianea non comportò quindi la reintroduzione della sistematica gaiana nelle raccolte ufficiali di minor mole.
Impostazioni sistematiche nelle compilazioni minori postgiustinianee dell'Impero d'Oriente (secoli VIII-X).
GORIA, Fausto
2014-01-01
Abstract
Benché le singole parti della Compilazione giustinianea seguissero un ordine espositivo solo lievemente modificato rispetto alla tradizione, da un lato dell'editto pretorio (Digesto e Codice), dall'altro del manuale gaiano (Istituzioni), alcune materie (ad esempio, matrimonio, tutela, contratti consensuali, eredità e legati) erano trattate pressoché unitariamente in entrambe le serie espositive. Questo fatto permise nel sec. VIII ai compilatori dell'Ecloga di rivoluzionare la sequenza sistematica, impostandola da un lato sulla formazione di una famiglia e sulle sue vicende (sponsali, matrimonio, dote, donazioni, successioni, orfani inpuberi o minori, manomissioni), dall'altro sui contratti e infine su argomenti di maggior rilievo pubblico: testimoni e transazioni, militari o funzionari o ecclesiastici che fossero in potestà del padre, illeciti penali, ripartizione del bottino di guerra. Tale ordine, pensato per facilitare il reperimento della normativa da parte di persone non esperte di diritto, venne sostanzialmente conservato (salvo varianti di cui si tenta una spiegazione), alla fine del secolo IX o agli inizi di quello successivo, nel Prochiron e, a parte la premessa di alcuni temi di diritto pubblico o ecclesiastico, anche nell'Eisagoge, il cui rapporto cronologico con il Prochiron è discusso. Solo la grande compilazione dei "60 libri" o Basilici segue fondamentalmente l'ordine del "Codex Iustinianus". Il recupero pressoché integrale della Compilazione giustinianea non comportò quindi la reintroduzione della sistematica gaiana nelle raccolte ufficiali di minor mole.File | Dimensione | Formato | |
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