Le prospettive di ricerca che privilegiano il ruolo del contesto istituzionale nella genesi della fiducia interpersonale stanno assumendo una crescente attenzione in letteratura (Sønderskov & Dinesen, 2015). Le evidenze raccolte a partire da survey su larga scala considerano la fiducia istituzionale un buon predittore di quella interpersonale in assenza di informazioni sulla reputazione o di interazioni precedenti, in quanto istituzioni degne di fiducia fungono da euristica facendo presumere che, come loro, anche i cittadini siano corretti (Rothstein & Stolle, 2008). Tuttavia, esistono ricerche che suggeriscono l’opposto, mostrando che la presenza di istituzioni sia invece fonte di sospetto per gli individui (es. Mulder et al.,2006). Lo scopo della presente ricerca è di superare tali incongruenze integrando studi sperimentali e survey e proponendo che il collegamento tra fiducia istituzionale e interpersonale sia da rintracciare nella capacità delle istituzioni di soddisfare bisogni fondamentali, come quello evoluzionisticamente fondato di protezione e di visione il mondo come un posto sicuro (es. Kenrick et al., 2003). Il primo studio sperimentale preliminare (N=80) ha mostrato che la presenza (vs assenza) di istituzioni aumenta la fiducia interpersonale, attraverso la mediazione della fiducia istituzionale, e che tale effetto è moderato dall’importanza attribuita al valore di sicurezza. Gli studi 2 (N=181) e 3 (N=94) testano il modello includendo tra le variabili il senso di protezione, attraverso analisi di mediazione e moderazione con bootstrapping (Hayes, Preacher & Myers, 2011), e mostrano in maniera convergente come la fiducia istituzionale abbia un effetto indiretto su quella interpersonale (valutata rispettivamente come percezione di fiducia e comportamento in un trust game con incentivi reali) mediato dalla sensazione di protezione e sicurezza che le istituzioni fanno sperimentare.
Caratteristiche e determinanti della fiducia interpersonale: il ruolo delle istituzioni
SPADARO, GIULIANA;MOSSO, Cristina Onesta
2016-01-01
Abstract
Le prospettive di ricerca che privilegiano il ruolo del contesto istituzionale nella genesi della fiducia interpersonale stanno assumendo una crescente attenzione in letteratura (Sønderskov & Dinesen, 2015). Le evidenze raccolte a partire da survey su larga scala considerano la fiducia istituzionale un buon predittore di quella interpersonale in assenza di informazioni sulla reputazione o di interazioni precedenti, in quanto istituzioni degne di fiducia fungono da euristica facendo presumere che, come loro, anche i cittadini siano corretti (Rothstein & Stolle, 2008). Tuttavia, esistono ricerche che suggeriscono l’opposto, mostrando che la presenza di istituzioni sia invece fonte di sospetto per gli individui (es. Mulder et al.,2006). Lo scopo della presente ricerca è di superare tali incongruenze integrando studi sperimentali e survey e proponendo che il collegamento tra fiducia istituzionale e interpersonale sia da rintracciare nella capacità delle istituzioni di soddisfare bisogni fondamentali, come quello evoluzionisticamente fondato di protezione e di visione il mondo come un posto sicuro (es. Kenrick et al., 2003). Il primo studio sperimentale preliminare (N=80) ha mostrato che la presenza (vs assenza) di istituzioni aumenta la fiducia interpersonale, attraverso la mediazione della fiducia istituzionale, e che tale effetto è moderato dall’importanza attribuita al valore di sicurezza. Gli studi 2 (N=181) e 3 (N=94) testano il modello includendo tra le variabili il senso di protezione, attraverso analisi di mediazione e moderazione con bootstrapping (Hayes, Preacher & Myers, 2011), e mostrano in maniera convergente come la fiducia istituzionale abbia un effetto indiretto su quella interpersonale (valutata rispettivamente come percezione di fiducia e comportamento in un trust game con incentivi reali) mediato dalla sensazione di protezione e sicurezza che le istituzioni fanno sperimentare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.