In un paesaggio stravolto e resiliente, pullulante di vita e di radiazioni, un gruppo di donne continua a tenere compagnia alla terra e a coltivare le proprie radici, a dispetto della contaminazione e dell’incombere della malattia. Sono loro «le nonne di Chernobyl», raccontate in questo film intenso e originale dalle documentariste Holly Morris e Anne Bogart. Intenso e originale, perché The Babushkas of Chernobyl non è il solito reportage sulla Chernobyl che abbiamo imparato a conoscere in questi trent’anni: la Waste Land post-traumatica dell’incidente nucleare dell’aprile 1986, prima sepolta sotto le negligenze del regime e poi quasi rimossa dalla memoria collettiva, abbandonata alla desolazione post-sovietica. Questa Chernobyl non tace nel silenzio radioattivo, ma parla, e le sue voci sono molte di più di quelle che ci si aspetterebbe.
La scelta di resistenza delle nonne di Chernobyl.
IOVINO, Serenella
2016-01-01
Abstract
In un paesaggio stravolto e resiliente, pullulante di vita e di radiazioni, un gruppo di donne continua a tenere compagnia alla terra e a coltivare le proprie radici, a dispetto della contaminazione e dell’incombere della malattia. Sono loro «le nonne di Chernobyl», raccontate in questo film intenso e originale dalle documentariste Holly Morris e Anne Bogart. Intenso e originale, perché The Babushkas of Chernobyl non è il solito reportage sulla Chernobyl che abbiamo imparato a conoscere in questi trent’anni: la Waste Land post-traumatica dell’incidente nucleare dell’aprile 1986, prima sepolta sotto le negligenze del regime e poi quasi rimossa dalla memoria collettiva, abbandonata alla desolazione post-sovietica. Questa Chernobyl non tace nel silenzio radioattivo, ma parla, e le sue voci sono molte di più di quelle che ci si aspetterebbe.File | Dimensione | Formato | |
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