Negli ultimi anni il mondo del lavoro è stato caratterizzato da profondi mutamenti che hanno influenzato i contratti, i rapporti e le forme di lavoro, a causa della globalizzazione dei mercati che, pur offrendo grandi possibilità, ha messo in concorrenza non solo aziende e organizzazioni, ma anche lavoratori. Oggi convivono molteplici sistemi di produzione, modelli organizzati-vi innovativi e tradizionali, modalità differenziate di considerare le risorse umane. Il mondo del lavoro, spesso, si rivolge a forme contrattuali atipiche ed il mercato è volto a rendere sempre più dinamici gli scambi fra settori economici, anche se permangono elementi con spiccata staticità. In questo contesto, ampio rilievo viene dato al ruolo del lavoratore a cui è richiesto un maggiore coinvolgimento e protagonismo, ma che potrebbe vivere in uno stato di ansia. Nuovi modelli organizzativi vengono introdotti con lo scopo di aumentare i margini di ricavo diminuendo i costi, ma, a causa di una cultura aziendale legata a logiche ancora fortemente conflittuali, rischiano di accrescere l’entropia, la confusione e la frustrazione dei soggetti interessati. La creatività e l’innovazione diventano gli aspetti fondamentali perseguiti dalle aziende nel tentativo di differenziarsi da economie dove il costo del lavoro è molto più basso. Come sta mutando allora il modo di lavorare? Come continuare ad es-sere competitivi senza sacrificare la qualità della vita degli individui? È la risposta a tali domande che ha guidato lo studio degli autori che, attingendo dai loro diversi campi di competenza, hanno cercato di individuare criticità e opportunità per decodificare il cambiamento in atto e superare il disorientamento.
Modelli organizzativi e la variabile cultura aziendale
LAZZARINI, Guido;BARETTA, ENRICA;FONTANA, Cristina;GIAMMARCO, PIERO;
2004-01-01
Abstract
Negli ultimi anni il mondo del lavoro è stato caratterizzato da profondi mutamenti che hanno influenzato i contratti, i rapporti e le forme di lavoro, a causa della globalizzazione dei mercati che, pur offrendo grandi possibilità, ha messo in concorrenza non solo aziende e organizzazioni, ma anche lavoratori. Oggi convivono molteplici sistemi di produzione, modelli organizzati-vi innovativi e tradizionali, modalità differenziate di considerare le risorse umane. Il mondo del lavoro, spesso, si rivolge a forme contrattuali atipiche ed il mercato è volto a rendere sempre più dinamici gli scambi fra settori economici, anche se permangono elementi con spiccata staticità. In questo contesto, ampio rilievo viene dato al ruolo del lavoratore a cui è richiesto un maggiore coinvolgimento e protagonismo, ma che potrebbe vivere in uno stato di ansia. Nuovi modelli organizzativi vengono introdotti con lo scopo di aumentare i margini di ricavo diminuendo i costi, ma, a causa di una cultura aziendale legata a logiche ancora fortemente conflittuali, rischiano di accrescere l’entropia, la confusione e la frustrazione dei soggetti interessati. La creatività e l’innovazione diventano gli aspetti fondamentali perseguiti dalle aziende nel tentativo di differenziarsi da economie dove il costo del lavoro è molto più basso. Come sta mutando allora il modo di lavorare? Come continuare ad es-sere competitivi senza sacrificare la qualità della vita degli individui? È la risposta a tali domande che ha guidato lo studio degli autori che, attingendo dai loro diversi campi di competenza, hanno cercato di individuare criticità e opportunità per decodificare il cambiamento in atto e superare il disorientamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.