L’azienda, per evitare rischi di obsolescenza ai quali è continuamente sottoposta, deve prestare attenzione al fatto che i propri dipendenti abbiano l’opportunità di costruire la loro identità sociale nel lavoro, di esprimersi in esso e così dare un senso alla propria vita, impegnando capacità e competenze. Se definire un chiaro processo che porti alla creatività in azienda è difficile, si può, comunque, affermare che l’approccio agli asset in tangibili, caratterizzato dalla centralità della persona e degli elementi immateriali (come la storia dell’azienda, le relazioni, la cultura e l’identità), gioca un ruolo determinante nello stimolare creatività e innovazione e quindi promuovere competitività nel mercato globale. A partire da una riflessione sul concetto di valore dell’intangibile in azienda, fonte di un vantaggio competitivo che si riflette sulla redditività, e, conseguentemente, sul valore economico dell’azienda, la trattazione evidenzia molteplici dimensioni costitutive di una governance efficace, in grado di consentire la piena espressione di tali assets e di favorirne l’interazione generatrice di creatività e innovazione. L’opera dedica particolare attenzione all’importanza della dimensione territoriale nel processo di innovazione, intesa come complesso di condizioni sociali, culturali e istituzionali che possono agevolare la traiettoria di un processo innovativo, interagendo con gli asset intangibili interni e con quelli del territorio. Il volume, inoltre, segnala i contributi positivi che il settore non profit può trasmettere al settore profit oriented nella gestione degli intangibili entro i processi creativi e innovativi dell’azienda. In questo contesto il Knowledge Management (KM) è inteso come effetto e non causa del processo innovativo, in quanto solo la realizzazione delle condizioni discusse nel volume consente agli strumenti propri del KM di favorire la potenzialità propulsiva di creatività e innovazione, stimolando sinergie positive fra gli intangibili. L’opera si conclude proponendo i principali modelli di misurazione dei processi di generazione degli intangible asset e del loro impatto economico, modelli costruiti a fronte della crescente domanda di strumenti atti a misurare il ruolo degli investimenti intangibili nei processi di crescita delle imprese e dei sistemi economici.
Gli asset intangibili: un approccio complesso
GIAMMARCO, PIERO
2014-01-01
Abstract
L’azienda, per evitare rischi di obsolescenza ai quali è continuamente sottoposta, deve prestare attenzione al fatto che i propri dipendenti abbiano l’opportunità di costruire la loro identità sociale nel lavoro, di esprimersi in esso e così dare un senso alla propria vita, impegnando capacità e competenze. Se definire un chiaro processo che porti alla creatività in azienda è difficile, si può, comunque, affermare che l’approccio agli asset in tangibili, caratterizzato dalla centralità della persona e degli elementi immateriali (come la storia dell’azienda, le relazioni, la cultura e l’identità), gioca un ruolo determinante nello stimolare creatività e innovazione e quindi promuovere competitività nel mercato globale. A partire da una riflessione sul concetto di valore dell’intangibile in azienda, fonte di un vantaggio competitivo che si riflette sulla redditività, e, conseguentemente, sul valore economico dell’azienda, la trattazione evidenzia molteplici dimensioni costitutive di una governance efficace, in grado di consentire la piena espressione di tali assets e di favorirne l’interazione generatrice di creatività e innovazione. L’opera dedica particolare attenzione all’importanza della dimensione territoriale nel processo di innovazione, intesa come complesso di condizioni sociali, culturali e istituzionali che possono agevolare la traiettoria di un processo innovativo, interagendo con gli asset intangibili interni e con quelli del territorio. Il volume, inoltre, segnala i contributi positivi che il settore non profit può trasmettere al settore profit oriented nella gestione degli intangibili entro i processi creativi e innovativi dell’azienda. In questo contesto il Knowledge Management (KM) è inteso come effetto e non causa del processo innovativo, in quanto solo la realizzazione delle condizioni discusse nel volume consente agli strumenti propri del KM di favorire la potenzialità propulsiva di creatività e innovazione, stimolando sinergie positive fra gli intangibili. L’opera si conclude proponendo i principali modelli di misurazione dei processi di generazione degli intangible asset e del loro impatto economico, modelli costruiti a fronte della crescente domanda di strumenti atti a misurare il ruolo degli investimenti intangibili nei processi di crescita delle imprese e dei sistemi economici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.