Il contributo, interpretando il complesso "proemio interno" che nel Sesto Giorno del "Mondo creato"stacca da quanto precede e introduce il tema culminante della creazione dell'uomo, mette in luce per la prima volta tutta la profondità della speculazione tassiana intorno al precetto dell'oracolo delfico. Attraverso Platone, Plotino, Porfirio, Macrobio, le cui verità non confliggono con la rivelazione cristiana ma la illuminano, la "sententia Apollinis" acquista - in piena età controriformistica - il valore di un perenne appello spirituale.
"Uom conosci te stesso". Lettura di "Mondo creato" VI 1558-1639
LUPARIA, Paolo
2016-01-01
Abstract
Il contributo, interpretando il complesso "proemio interno" che nel Sesto Giorno del "Mondo creato"stacca da quanto precede e introduce il tema culminante della creazione dell'uomo, mette in luce per la prima volta tutta la profondità della speculazione tassiana intorno al precetto dell'oracolo delfico. Attraverso Platone, Plotino, Porfirio, Macrobio, le cui verità non confliggono con la rivelazione cristiana ma la illuminano, la "sententia Apollinis" acquista - in piena età controriformistica - il valore di un perenne appello spirituale.File in questo prodotto:
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