Hard law concerning immigration, whether at the national, European, or international level, fades into a nebula of communications, operating procedures, circulars, partnerships, memoranda and exchanges of notes. Readmission agreements are emblematic of the transformation of the policies and norms in the area of immigration, both for their form – or better, non-form – and their content. The present contribution reconstructs the soft nature of certain recent immigration agreements in order to deepen the analysis of where they conflict with the Italian Constitution (for example, the absence of an authorizing ratification law, the violation of the statutory reserve on immigration, the vulnus of the principle of non-refoulement), highlighting how their soft nature makes enforcing political and judicial responsibilities difficult. With restricted and prevented rights, unclear decision-making procedures and soft law, the Constitution becomes deprived of its authority. Immigration becomes a litmus test, both for the effectiveness of rights, such as universal rights and constitutional rights, and for the anchoring of decision-making and regulatory processes to the parameters of democracy and of upholding the Constitution. L’hard law, statale, comunitario o internazionale, che disciplina l’immigrazione sfuma sempre più in una nebulosa di comunicazioni, procedure operative, circolari, partenariati, memorandum, scambi di note. Gli accordi di riammissione si presentano come emblematici della trasformazione delle politiche e delle norme in materia di immigrazione, sia per la loro forma – o, meglio, non-forma – sia per il loro contenuto. Il contributo ricostruisce la natura soft di alcuni accordi recenti, per approfondire quindi l’analisi dei loro punti di collisione con la Costituzione, dalla mancanza di una legge di autorizzazione alla ratifica alla violazione della riserva di legge in materia di immigrazione al vulnus al principio di non-refoulement, evidenziando come la loro evanescenza renda difficile far valere responsabilità politiche e giudiziarie. Diritti dimidiati e impediti, procedure decisionali opache e soft law, Costituzione esautorata: l’immigrazione si pone quale campo di prova e cartina di tornasole sia per l’effettività dei diritti, come diritti universali e come diritti costituzionali, sia per l’ancoraggio dei processi decisionali e normativi ai parametri propri di una democrazia, sia per la tenuta della Costituzione.

L'esternalizzazione soft delle frontiere e il naufragio della Costituzione

ALGOSTINO, Alessandra
2017-01-01

Abstract

Hard law concerning immigration, whether at the national, European, or international level, fades into a nebula of communications, operating procedures, circulars, partnerships, memoranda and exchanges of notes. Readmission agreements are emblematic of the transformation of the policies and norms in the area of immigration, both for their form – or better, non-form – and their content. The present contribution reconstructs the soft nature of certain recent immigration agreements in order to deepen the analysis of where they conflict with the Italian Constitution (for example, the absence of an authorizing ratification law, the violation of the statutory reserve on immigration, the vulnus of the principle of non-refoulement), highlighting how their soft nature makes enforcing political and judicial responsibilities difficult. With restricted and prevented rights, unclear decision-making procedures and soft law, the Constitution becomes deprived of its authority. Immigration becomes a litmus test, both for the effectiveness of rights, such as universal rights and constitutional rights, and for the anchoring of decision-making and regulatory processes to the parameters of democracy and of upholding the Constitution. L’hard law, statale, comunitario o internazionale, che disciplina l’immigrazione sfuma sempre più in una nebulosa di comunicazioni, procedure operative, circolari, partenariati, memorandum, scambi di note. Gli accordi di riammissione si presentano come emblematici della trasformazione delle politiche e delle norme in materia di immigrazione, sia per la loro forma – o, meglio, non-forma – sia per il loro contenuto. Il contributo ricostruisce la natura soft di alcuni accordi recenti, per approfondire quindi l’analisi dei loro punti di collisione con la Costituzione, dalla mancanza di una legge di autorizzazione alla ratifica alla violazione della riserva di legge in materia di immigrazione al vulnus al principio di non-refoulement, evidenziando come la loro evanescenza renda difficile far valere responsabilità politiche e giudiziarie. Diritti dimidiati e impediti, procedure decisionali opache e soft law, Costituzione esautorata: l’immigrazione si pone quale campo di prova e cartina di tornasole sia per l’effettività dei diritti, come diritti universali e come diritti costituzionali, sia per l’ancoraggio dei processi decisionali e normativi ai parametri propri di una democrazia, sia per la tenuta della Costituzione.
2017
1
139
182
http://www.costituzionalismo.it/articoli/618/
migranti, immigrazione, frontiere, riammissione, soft law, non-refoulement, rifugiati, costituzione, asilo
A. Algostino
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