Matisse, Picasso, Cézanne, Apollinaire, i futuristi e soprattutto i cubisti, insieme a Strindberg e Craig, sono i riferimenti essenziali del giovane Pär Lagerkvist ai fini del superamento della concezione naturalistica e ottocentesca dell’arte e per una radicale connessione della Svezia ai fermenti dell’avanguardia continentale. Lagerkvist non solo si servì dello strumento novecentesco del “manifesto” per intervenire sulle questioni estetiche del momento in almeno due importanti occasioni, pubblicando nel 1913 Arte della parola e arte dell’immagine e, nel 1918, Il teatro moderno, ma per tutta la sua esistenza avrebbe coltivato un fitto e attento rapporto con il mondo dei pittori e degli scultori d’avanguardia al fine di caratterizzare la sua letteratura esistenziale in un senso peculiarmente plastico-visuale e decisamente modernista.
Lagerkvist, la vitalità dell'arte moderna e la decadenza del realismo
PERRELLI, Franco
2017-01-01
Abstract
Matisse, Picasso, Cézanne, Apollinaire, i futuristi e soprattutto i cubisti, insieme a Strindberg e Craig, sono i riferimenti essenziali del giovane Pär Lagerkvist ai fini del superamento della concezione naturalistica e ottocentesca dell’arte e per una radicale connessione della Svezia ai fermenti dell’avanguardia continentale. Lagerkvist non solo si servì dello strumento novecentesco del “manifesto” per intervenire sulle questioni estetiche del momento in almeno due importanti occasioni, pubblicando nel 1913 Arte della parola e arte dell’immagine e, nel 1918, Il teatro moderno, ma per tutta la sua esistenza avrebbe coltivato un fitto e attento rapporto con il mondo dei pittori e degli scultori d’avanguardia al fine di caratterizzare la sua letteratura esistenziale in un senso peculiarmente plastico-visuale e decisamente modernista.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.