In post-raccolta, sulle castagne e sui prodotti derivati si possono manifestare alcuni funghi parassiti, tra cui diverse specie di Penicillium, agenti di muffa verde, ed alcune specie di Aspergillus, in grado di produrre micotossine, tra cui aflatossine e ocratossina A. Il regolamento n.165/2010 della Commissione Europea stabilisce i tenori massimi di aflatossine per la frutta secca e le castagne. Ad oggi, non sono stati stabiliti limiti massimi relativi ad altre micotossine per le castagne. Le aflatossine sono prodotteda A. parasiticus e da A. flavus. Tra i Penicillium spp., P.crustosum è in grado di produrre ocratossina A, penitremA e roquefortina C, P.expansum può produrre roquefortina C e patulina, mentre P. bialowiezense risulta in gradodi produrre acido micofenolico. La prevenzione della contaminazione da funghi micotossigeni rappresenta il metodo più razionale ed economico per ridurre i rischi da micotossine. Quando la prevenzione non risulta del tutto efficace, la detossificazione da micotossine può costituire un’alternativa da sviluppare per la filiera castanicola.
Funghi micotossigeni e micotossine nelle castagne e nei prodotti lavorati delle castagne
Davide Spadaro;Simona Prencipe;Ilenia Siciliano;Angelo Garibaldi;Maria Lodovica Gullino
2017-01-01
Abstract
In post-raccolta, sulle castagne e sui prodotti derivati si possono manifestare alcuni funghi parassiti, tra cui diverse specie di Penicillium, agenti di muffa verde, ed alcune specie di Aspergillus, in grado di produrre micotossine, tra cui aflatossine e ocratossina A. Il regolamento n.165/2010 della Commissione Europea stabilisce i tenori massimi di aflatossine per la frutta secca e le castagne. Ad oggi, non sono stati stabiliti limiti massimi relativi ad altre micotossine per le castagne. Le aflatossine sono prodotteda A. parasiticus e da A. flavus. Tra i Penicillium spp., P.crustosum è in grado di produrre ocratossina A, penitremA e roquefortina C, P.expansum può produrre roquefortina C e patulina, mentre P. bialowiezense risulta in gradodi produrre acido micofenolico. La prevenzione della contaminazione da funghi micotossigeni rappresenta il metodo più razionale ed economico per ridurre i rischi da micotossine. Quando la prevenzione non risulta del tutto efficace, la detossificazione da micotossine può costituire un’alternativa da sviluppare per la filiera castanicola.File | Dimensione | Formato | |
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