Il contributo indaga i rapporti tra epica ed elegia nella raffigurazione del personaggio di Polifemo nelle Metamorfosi (Ov. Met. 13): il Ciclope è rappresentato da Ovidio come maldestro lettore dell'Ars amatoria; gli apporti dell'elegia erotico-didascalica rendono più sfaccettato, grazie anche all'ironia, il personaggio epico.
Nec sum adeo informis: il Polifemo di Ovidio tra epica ed elegia
Stefano Briguglio
2015-01-01
Abstract
Il contributo indaga i rapporti tra epica ed elegia nella raffigurazione del personaggio di Polifemo nelle Metamorfosi (Ov. Met. 13): il Ciclope è rappresentato da Ovidio come maldestro lettore dell'Ars amatoria; gli apporti dell'elegia erotico-didascalica rendono più sfaccettato, grazie anche all'ironia, il personaggio epico.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Polifemo_Briguglio.pdf
Accesso aperto
Descrizione: articolo principale
Tipo di file:
POSTPRINT (VERSIONE FINALE DELL’AUTORE)
Dimensione
114.09 kB
Formato
Adobe PDF
|
114.09 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.